“Userpocalipse”: eliminati migliaia di username Telegram, piattaforma in rivolta

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Gli username Telegram potrebbero essere alla base del peggior dramma conosciuto da Telegram negli ultimi anni. La crisi è stata innescata dalla decisione, da parte del team dell’applicazione, di rimuovere migliaia di username da canali che, a detta di chi ha eseguito la decisione, erano inutilizzati. L’obiettivo di mettere nuovamente a disposizione della comunità tali username (cosa sono e a che cosa servono lo scoprirete nel corso dell’articolo) era sicuramente benevolo; tuttavia, le modalità con cui è stato portato a termine sono sembrate a molti frettolose e grossolane, andando a esacerbare una situazione molto delicata, frutto della natura particolare di Telegram.

Siete pronti a scoprire cosa sta succedendo su Telegram, e perché gli utenti sono molto arrabbiati?

(PS: abbiamo un canale Telegram molto attivo – passate a trovarci!)

 

GLI USERNAME TELEGRAM CHE NON CI SONO PIÙ

Una delle scene più note – e memate – del film American Psycho (2000), che ritrae la psicotica routine di uno yuppie con la passione dell’omicidio, vede il protagonista, Patrick Bateman, e i suoi colleghi mostrarsi vicendevolmente i propri biglietti da visita. Non si tratta solamente di una dimostrazione, ma di una competizione: carattere tipografico, grammatura della carta, dimensione delle lettere sono tutte componenti che determinano il peso sociale specifico del suo possessore. Non a caso: negli anni Ottanta il biglietto da visita era il principale strumento di contatto nell’ambiente lavorativo.

Quarant’anni dopo, le cose sono cambiate, e oggi ci sono altri biglietti da visita. Benché quello cartaceo abbia mantenuto (in parte) la sua importanza, sia a livello professionale che personale ora è il profilo social a mostrare la versione di noi che vogliamo sia conosciuta dalla nostra rete sociale. Cardine di questo sistema è lo username, una stringa di caratteri che collega la nostra identità virtuale a un URL rintracciabile su Internet.

Capirete bene che la scelta dell’username non può essere casuale: l’utente lo creerà sulla base del brand (nel caso di un’azienda o di un influencer), della propria personalità o secondo precisi criteri di indicizzazione. Un username legato a un termine d’uso comune comparirà infatti in molti più risultati di ricerca – ed è un vantaggio, specialmente quando l’obiettivo di un profilo è la vendita di prodotti legati a quella determinata parola chiave.

Questa lunga introduzione è necessaria per capire la portata dei cambiamenti introdotti da Telegram. Il 19 agosto scorso, il team dell’applicazione – senza alcun preavviso – ha provveduto a eliminare migliaia di username Telegram legati a canali e bot che risultavano inattivi per un periodo di tempo non specificato, ma presumibilmente lungo (oltre un anno).

L’obiettivo di questo crackdown è rendere disponibili per tutti gli utenti quegli username Telegram “strategici” rimasti però legati a canali inattivi, che dunque non sfruttano attivamente le potenzialità del suddetto username e intasano indebitamente i risultati di ricerca. Un posizionamento adeguato negli algoritmi di ricerca interni è fondamentale su qualunque piattaforma, e su Telegram è ancora più importante, vista l’assenza di vetrine per promuovere direttamente o indirettamente i propri canali e la presenza di un motore di ricerca molto avaro, mostrando solamente i primi tre risultati per ogni parola chiave. Dato che i canali Telegram sono una funzione disponibile dal 2015, è probabile che molti dei primi username siano stati prenotati da canali poi divenuti inattivi.

Nel mirino di questo provvedimento ci sono anche i “borsaneristi” di username Telegram, dei faccendieri digitali che “prenotano” gli username più strategici per poi rivenderli al miglior offerente.

L’intento, seppur nobile, ha immediatamente suscitato però reazioni miscellanee.

Su Twitter hanno infatti fatto la propria comparsa decine di tweet di persone che lamentavano la perdita di username legati a canali inattivi; su Telegram non solo utenti, ma anche canali di grande popolarità hanno reagito in maniera negativa. È il caso di Telegram Beta, canale (non ufficiale) con oltre 35mila iscritti, che ha accusato Telegram di consentire agli utenti Premium (ossia, che hanno sottoscritto Telegram Premium) di fare incetta degli username ritirati in questa prima fase – un’accusa ad ora priva di fondamento.

A rendere gli utenti furiosi è stata una commistione di concause. A partire dalle modalità d’intervento: eseguito senza preavviso e nel cuore della notte, è stato molto inusuale per Telegram. Una piattaforma come Telegram, che vanta un approccio user-friendly del quale ha fatto un cavallo di battaglia, ha inaspettatamente agito contro i suoi stessi utenti in maniera improvvisa, creando un “trauma” collettivo.

A incidere è stata anche l’arbitrarietà del provvedimento: molti username sono stati infatti sottratti pur non corrispondendo a criteri di indicizzazione o desiderabilità che potessero renderli appetibili per una redistribuzione. Telegram ha probabilmente voluto agire in fretta per evitare che, si fosse sparsa la voce, i proprietari degli username coinvolti aggiornassero i canali e vanificassero così il provvedimento – così facendo ha però “buttato il bambino con l’acqua sporca”. Un approccio che in realtà è tipico della piattaforma, ma che in questo caso può aver rotto in molti quel rapporto di fiducia costruito in anni di buoni uffici.

Sicuramente la pratica ha una sua legalità: l’applicazione specifica chiaramente, nelle sue FAQ, che «considerando che ogni account può creare diversi canali e bot, ci riserviamo il diritto di revocare gli username assegnati a bot e canali non utilizzati, così come gli username che vengono chiaramente occupati.» Si tratta però della prima volta che Telegram mette in pratica un provvedimento così massiccio nei confronti degli username parcheggiati.

Non si sa quando gli username Telegram revocati torneranno disponibili. Per ora risultano “occupati”, benché non assegnati ad alcun profilo, canale o bot.

Se volete recuperare un username Telegram che vi è stato sottratto, potete fare richiesta tramite il bot ufficiale @username_bot – sappiate però che dovrete presentare come prova della legittimità della vostra richiesta il possesso di altri due profili social che abbiano lo stesso username.

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