Cosa fare per avere un account Instagram verificato, secondo Instagram
Sin dal 2014, anno di introduzione della spunta blu su Instagram, scoprire come fare per ottenere un account Instagram verificato è diventato un tarlo che ha divorato le coscienze di molti frequentatori della piattaforma. L’assegnazione apparentemente casuale della spunta di ufficializzazione del profilo Instagram ha spesso generato confusione sulla natura dei requisiti da possedere per avere un profilo Instagram verificato, specialmente nel momento in cui profili riconducibili a figure di interesse pubblico o di larga fama ne rimanevano sprovvisti mentre personaggi decisamente più dimenticabili potevano sfoggiare questo sigillo digitale di approvazione senza apparentemente disporre dei requisiti.
Ma quali sono i requisiti necessari per avere un account Instagram verificato? L’applicazione cita chiaramente i parametri presi in considerazione per l’assegnazione della spunta blu Instagram – anche se non approfondisce né chiarisce del tutto quali cambiamenti un utente Instagram nella media debba applicare per raggiungere l’agognato riconoscimento.
Fortunatamente, noi possiamo aiutarvi nella vostra ricerca, chiarendovi i parametri e scoprendo finalmente come fare per avere un account Instagram verificato. Siete pronti?
COME OTTENERE UN ACCOUNT INSTAGRAM VERIFICATO, IN POCHI TAP
Comparse per la prima volta su Instagram nel 2014, le spunte blu di autenticazione degli account sulla piattaforma si sono rese necessarie (come su qualsiasi altri social network, da Facebook a Twitter a Telegram) per la protezione delle identità online di personaggi famosi e celebrità a rischio di impersonificazione da parte di impostori e malfattori online.
Nonostante nemmeno questa trovata abbia impedito la diffusione di un mercato nero degli account verificati, ha sicuramente contribuito a limitare il fenomeno del catfishing. Contemporaneamente però gli account verificati sono diventati il nuovo feticcio degli utenti più ambiziosi della piattaforma: se fino ad ora Instagram ha mantenuto il controllo del processo che portava all’autenticazione di un profilo (personale o aziendale che sia), una nuova ondata di liberalizzazioni sta per colpire il social network.

Instagram permette a chiunque di chiedere l’autenticazione del proprio account: non ci sarà dunque più bisogno di scoprire come fare per avere un account Instagram verificato, poiché è sufficiente accedere alle “Impostazioni” dell’app. Basta infatti accedere alle “Impostazioni” dell’app (poste nel menu a scorrimento laterale, accessibile nella scheda relativa al profilo dell’applicazione), su “Account” e da qui alla voce “Richiedi verifica”. Per avere il badge di verifica sarà solamente necessario caricare una scansione di un documento (valido) che confermi la propria identità (passaporto, carta di identità et similia, a patto che nome, cognome e foto di identità siano visibili e leggibili) e tappare sul pulsante “Invia”. La richiesta verrà esaminata dal team ma, in caso di rifiuto, sarà comunque possibile ripetere la procedura una volta trascorsi 30 giorni dall’ultimo invio.
Questa però è la descrizione della mera procedura necessaria da attuare per avere il badge di verifica su Instagram – nulla garantisce infatti che la propria richiesta di autenticazione sarà presa realmente in considerazione ed eventualmente approvata. Come fare per avere un account Instagram verificato dunque? Danze tribali, fatture, un pellegrinaggio a Menlo Park? Nulla di tutto ciò. Secondo il social network è infatti necessario disporre di alcuni requisiti, citati nel regolamento relativo agli account Instagram verificati: l’account Instagram verificato sarà “autentico”, “unico”, “completo” e “interessante da seguire”.
Ma cosa significa? Vediamo più attentamente.
Autentico
“il tuo account deve rappresentare una persona vera, un’azienda registrata o un’entità.“

Instagram definisce un account “autentico” quando questo rappresenta “una persona reale o un’attività o un’azienda [regolarmente] registrata”. Se quindi desiderate ottenere un account Instagram verificato a nome di Gianni il Castoro con il Battipanni, è probabile che la vostra richiesta sarà respinta. Se però il nome assegnato all’account, per quanto buffo che sia, fa riferimento ad un programma radiofonico, un podcast o qualsiasi altra attività in possesso comunque di una qualche forma di ufficialità perché connessa ad un brand o una società, allora il concetto di “autenticità” viene comunque rispettato.
Unico
“Il tuo account deve essere l’unica presenza della persona o dell’azienda che rappresenta. Può essere verificato un solo account per persona o azienda, ad eccezione di account specifici per una determinata lingua. Non verifichiamo account di interesse generale (ad esempio, @puppymemes).”

Ancora, il concetto di “unicità” si collega a quello di “autenticità”: l’account per il quale volete conquistare il badge di verifica deve essere l’unico presente sulla piattaforma a rappresentanza dell’attività o dell’identità (nel caso di un profilo personale) in questione – anche se possono essere fatte eccezioni per account relativi alla stessa persona o brand ma riferiti ad una zona geografica o linguistica differente (per esempio, gli account italiani di aziende statunitensi).
Ciò che però vi interesserà di più sapere è l’esclusione diretta dal processo di autenticazione degli account Instagram dei profili di interesse generale: se disponete dunque di una pagina Instagram denominata “@memeitaliani”, “@immaginidivertenti”, “@fotobelle” e così via, forse dovreste considerare l’ipotesi di un brand, o quantomeno pensare di assegnare o creare un’identità specifica per le vostre pubblicazioni. Le guide in merito si sprecano, anche online, e vi aiuteranno in poco tempo a rientrare anche in questo parametro.
Completo
“il tuo account deve essere pubblico e avere una biografia, un’immagine del profilo e almeno un post. Il tuo profilo non può contenere link “aggiungimi” ad altri servizi di social media.”

Il più semplice di tutti i quattro i criteri da rispettare per avere un profilo Instagram verificato, la “completezza“: il vostro account deve disporre di un’immagine di profilo, una Bio, almeno un post e soprattutto dev’essere pubblico. Ma – da non dimenticare – non deve contenere alcun link ad altri social network: eliminate dunque riferimenti a pagine Google+, canali Telegram e via discorrendo.
Interessante da seguire
“il tuo account deve rappresentare una persona, un brand o un’entità ben noti e molto cercati. Esaminiamo gli account che compaiono in più fonti di notizie e non consideriamo i contenuti promozionali o a pagamento come fonti per l’analisi.”

Successivamente al più facile, ecco il più difficile e duro elemento di valutazione: la “notorietà“. A meno di stravolgimenti improvvisi del regolamento al momento dell’ufficializzazione della liberalizzazione dei processi di verifica, la notorietà sarà davvero il più difficile dei parametri da rispettare e quello sul quale si concentrerà l’attività di cernita. Perché possa acquisire la spunta blu, un account dovrà essere “ben conosciuto, molto ricercato” per il brand o l’identità che rappresenta. Si richiede poi che sia “citato in multiple fonti d’informazione”, senza però considerare quelle a pagamento che vengono ignorate dal team dell’app.
Nonostante tutte queste spiegazioni ci aiutino a comprendere meglio i parametri che Instagram tiene maggiormente in considerazione per l’assegnazione del badge di verifica, l’intero processo continua a funzionare ancora secondo metodi e processi logici sconosciuti; sebbene l’apertura alla richiesta di verifica non si tradurrà automaticamente in un aumento degli account verificati, tentare (pur senza magari possedere tutte le caratteristiche elencate nella qualifica “Notorietà”) non vi provocherà alcun danno, ma solo qualche eventuale e bella sorpresa.
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