Chi non ha mai usato un task killer per Android? Nei primi anni di vita del sistema operativo di Google, quasi ogni utente Android aveva scaricato sul suo smartphone una qualche app per velocizzare il telefono, nella speranza (spesso vana) di aumentare le prestazioni di un dispositivo dalla memoria RAM limitata. Con il passare degli anni, sia Android che le applicazioni sono diventate sempre più efficienti nell’amministrazione della memoria RAM, con il risultato che i cosiddetti «RAM booster» sono lentamente ma inesorabilmente passati di moda – e per fortuna. È tuttavia notizia di questi giorni che la prossima versione di Android (Android 14) pianterà un ulteriore chiodo sulla bara dei task killer, i quali non saranno più in grado di interrompere i processi in background delle applicazioni.
Siete pronti per scoprire come Android 14 renderà inutile qualunque app per velocizzare il telefono?
TASK KILLER ADDIO CON ANDROID 14
Chiamate «task killer» – in quanto capaci di “uccidere” i processi (task) in background – o «RAM booster», per via della loro capacità di aumentare artificiosamente le prestazioni della memoria RAM, queste app per velocizzare il telefono sono state molto utilizzate, e continuano a esserlo ancora oggi (anche se in misura minore).
Il loro funzionamento è semplice: interrompono unilateralmente il funzionamento delle app in background, dando l’impressione in questo modo di liberare memoria RAM per l’utilizzo di altre applicazioni. Come abbiamo spiegato in altri articoli, ciò in realtà danneggia lo smartphone: Android in quanto sistema operativo è già capace da sé di amministrare l’uso della memoria RAM secondo le necessità del dispositivo, e dunque un RAM booster non fa nulla di più di quanto non venga già fatto automaticamente dal software.
Non solo: alcune app devono per forza funzionare in background, e chiuderle improvvisamente non impedirà loro di riavviarsi, portando a un consumo di memoria e batteria (nonché a uno stress generale del software) ulteriore.
Ciononostante, app come CCLeaner e Clean Master hanno accumulato milioni di download nel corso della loro storia commerciale, arrivando persino a essere incluse tra le applicazioni pre-installate di diversi produttori.
Il tempo però non è stato clemente con queste applicazioni: la stratificazione sperimentata dal mercato degli smartphone ha portato a un’affermazione sempre maggiore della fascia media e medio-alta, a discapito di quella più economica, che è anche quella più bisognosa di app per velocizzare il telefono. Allo stesso tempo, la progressione delle varie versioni di Android è andata di pari passo con un’ottimizzazione dei processi sempre più sofisticata.
Il risultato è quello che vediamo oggi: app più fluide e meno bisognose di risorse, gestite da una componentistica hardware e software all’altezza. Che bisogno c’è di task killer, in un panorama di questo tipo?
Nessuno: e infatti Android 14 metterà un punto fermo alla loro storia. Come emerge dall’analisi della prime due versioni d’anteprima della nuova versione di Android, il permesso KILL_ALL_BACKGROUND_PROCESSES (necessario per interrompere le app che funzionano in background) sarà ristretto alle applicazioni di sistema; tutte le altre app (e dunque anche le varie app per velocizzare il telefono) potranno solamente interrompere i propri processi. Tale modifica era già stata inserita nella prima Developers Preview 1 di Android 14, ma è stata ufficializzata con la relativa documentazione durante la DP2.
Sempre citando la documentazione, «non è possibile per un’applicazione di terze parti migliorare la memoria, l’alimentazione o il comportamento termico di un dispositivo Android. Devi assicurarti che la tua app sia conforme alle norme di Google Play contro le affermazioni fuorvianti.» I vari RAM booster dovranno dunque modificare la propria descrizione sul Play Store per evitare di rientrare nella categoria delle «app fuorvianti», e dunque temere l’ascia di Google e un eventuale ban dal marketplace – non che la loro permanenza abbia davvero un futuro.
Cosa ne pensate? Pensate che questo provvedimento arrivi troppo tardi? Potete dire la vostra nel nostro gruppo Telegram ufficiale @appelmeggiando!
Vorresti scrivere per AppElmo? Mettiti in gioco: stiamo cercando collaboratori! Scrivi a myjob@appelmo.com, e dai un’occhiata QUI per le modalità di contatto. Non essere timido!
Se non volete perdervi nè le prossime News nè gli altri articoli di AppElmo (e sappiamo che non volete), allora potete seguirci sulla nostra pagina Facebook, sul nostro account Twitter e sul nostro canale Telegram! Grazie mille!