Dopo Instagram, anche WhatsApp: a rendere possibile l’eventualità dell’arrivo di “canali” all’interno dell’app di messaggistica più famosa del mondo è l’analisi del codice di sviluppo di WhatsApp Beta. Stando infatti a un report di WABetaInfo, noto leaker molto affidabile su questo genere di informazioni, Meta starebbe preparando il lancio di una modalità “newsletter” su WhatsApp, che nei modi in cui viene declinata non facciamo fatica a identificare come una sorta di “canali WhatsApp”. A rafforzare quest’impressione c’è l’annuncio dell’arrivo dei Canali su Instagram e Facebook, anch’essi evidentemente ispirati a Telegram e ai suoi canali.
Siete pronti per scoprire quali sono le caratteristiche principali delle newsletter su WhatsApp?
CANALI WHATSAPP IN ARRIVO?
Acque agitate turbano la quiete di Meta, l’azienda-ombrello proprietaria di Facebook, Instagram e WhatsApp.
Nei giorni scorsi Mark Zuckerberg ha presentato Meta Verified, un nuovo programma ad abbonamento pensato per “proteggere” i creatori di contenuti dai tentativi di frode di cui spesso sono vittime. Pagando un abbonamento mensile, il cui costo si aggira tra i 12$ e i 15$, Meta Verified permetterà di guadagnarsi la tanto agognata “spunta blu”, frutto di un processo di verifica attuato dall’azienda – ma anche una maggiore visibilità da parte dell’algoritmo, e altri vantaggi secondari e, tutto sommato, accessori.
Il clamore suscitato da questa notizia, frutto degli inevitabili collegamenti tra Meta Verified e Twitter Blue (il controverso abbonamento a pagamento di Twitter), ha fatto passare sotto traccia il lancio di un’altra funzionalità: i canali Instagram. La somiglianza con le controparti su Telegram va ben più in là del nome: i canali Instagram pescano a piene mani dal bacino di funzionalità proprie dei canali Telegram, dalla natura broadcast (uno-a-tutti) alle reactions. Se volete saperne di più, trovate QUI un articolo dedicato ai canali Instagram.
Il termine “canali Instagram” è però fuorviante: nonostante per ora siano un’esclusiva del social network fotografico (e del suo pubblico statunitense), in futuro la funzione sarà estesa anche a Facebook e Messenger. Dall’ombrello rimane fuori WhatsApp – non per molto, tuttavia: stando a WABetaInfo, sembra che l’applicazione si stia preparando al lancio di una modalità newsletter che, nei fatti, rappresentano una sorta di “canali WhatsApp”.
Strutturate secondo la formula broadcast, le newsletter su WhatsApp consentiranno solamente di visualizzare e al più di lasciare una reaction ai messaggi condivisi dagli amministratori. Stando alla descrizione della funzione fornita da WABetaInfo, le newsletter su WhatsApp sono indirizzate a un “indefinito e ampio” numero di partecipanti, evidenziandone dunque la natura social della funzionalità – la prima di questo genere su WhatsApp.
D’altronde, tutto ciò che sappiamo di queste newsletter su WhatsApp sembra andare in questa direzione: innanzitutto, i messaggi condivisi in queste conversazioni non saranno crittografati end-to-end, rendendoli dunque condivisibili online e visualizzabili da chiunque. Benché possa sembrare altrimenti, questa decisione è funzionale alla privacy degli utenti: data la loro natura, non bisognerà condividere il proprio numero di telefono con l’amministratore della newsletter per entrare a farne parte, il quale dunque non possiederà alcun dato personale sull’utente-sottoscrittore, a parte forse il nome dell’account.
Ogni newsletter sarà anzi identificata attraverso un username personalizzato che risponderà (presumiamo) anche a un link (come succede già oggi per i gruppi WhatsApp); sarà dunque sufficiente cercare questo username nella barra di ricerca dell’app per trovare la newsletter e unirsi ad essa. Queste newsletter saranno poi posizionate all’interno della sezione “Stato” di WhatsApp, rimarcandone la natura secondaria e opzionale.
I messaggi di questi canali WhatsApp saranno visualizzati in ordine cronologico, senza l’intrusione di pubblicità o di algoritmi che ne modifichino l’ordine – come, appunto, all’interno dei canali Telegram.
La funzione vuole andare incontro evidentemente a quanti vorrebbero una soluzione alternativa ai gruppi WhatsApp per raggiungere il proprio pubblico di riferimento, senza tuttavia mettere a rischio la privacy dei partecipanti – senza contare i limiti numerici dei gruppi, che a oggi permettono di aggiungere fino a un massimo di 1.024 membri.
AGGIORNAMENTO: le Newsletter sono state rinominate “Canali“ all’interno della versione Beta di WhatsApp 2.23.8.6, cementificando la somiglianza (se non proprio l’ispirazione) ai canali Telegram.
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