Comprare uno smartwatch Android non è una buona idea

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Comprare uno smartwatch Android, in questo momento, potrebbe non essere una buona idea. Gli smartwatch Android sono una categoria negletta nel mercato degli indossabili: privi di un adeguato supporto software, sono decaduti a una piccola nicchia sorretta unicamente da una manciata di produttori. Questo ovviamente fino allo scorso Google I/O: dal palco dell’evento che Google ha tenuto per la prima volta in modalità a distanza, è stata annunciata una partnership storica tra Samsung e Google per favorire la diffusione di Wear OS. Grazie a questo accordo sia gli smartwatch Samsung che quelli Google (rappresentati da Fitbit, acquisita nel 2019) integreranno una nuova versione di Wear OS, portando il sistema operativo ai primi posti per diffusione. Perché dunque dovremmo sconsigliarvi di comprare uno smartwatch Android?

Per un semplice motivo che vi racconteremo nel corso di questo articolo – siete pronti?

COMPRARE UNO SMARTWATCH ANDROID? UNA BUONA IDEA, MA SOLO DAL 2022

I possessori di smartwatch Wear OS hanno passato anni difficili. Wear OS, che è il nome che l’interfaccia per indossabili di Android ha assunto nel 2018 (prima era nota come Android Wear), è stato infatti negletto da parte sia degli sviluppatori che di Google stessa, al punto da precipitare alle ultime posizioni nelle classifiche dei sistemi operativi per smartwatch. Basti pensare che, dal momento in cui Google ha discontinuato l’app di Google Play Music per smartwatch, non più disponibile un’app per la riproduzione musicale su smartwatch, dato che l’app di YouTube Music (che in teoria dovrebbe sostituire Google Play Music) è ancora al di là da arrivare.

Le cose dovrebbero però cambiare a breve. Nel corso del Google I/O 2021, Google ha annunciato un’inedita partnership con Samsung per la produzione congiunta di un sistema operativo unificato per dispositivi indossabili. Una storica collaborazione, che porterà all’unione di Tizen OS e Wear OS in un’unica piattaforma – benché, almeno nei primi tempi, i confini tra Wear OS e Tizen OS su smartwatch Samsung rimarranno piuttosto labili. L’unione dei due sistemi operativi e la semplificazione delle procedure di pubblicazione delle app avverrà con la distribuzione dell’aggiornamento Wear OS 3, che Google ha garantito verrà distribuita agli smartwatch compatibili a partire dalla prima metà del 2022.

Wear OS 3 promette di potenziare le performance degli smartwatch Android, così come la durata della batteria

Ma… è davvero così? Analizziamo i fatti: Wear OS 3 per ora è stato annunciato solamente su tre smartwatch, tutti proprietari dell’azienda Mobvoi: il TicWatch Pro 3 GPS, il TicWatch Pro Cellular/LTE e il TicWatch E3; è stato poi annunciato che tutti gli smartwatch della linea Fossil che entreranno sul mercato alla fine dell’anno saranno aggiornabili a Wear OS 3. Nessun altro smartwatch Android al momento riceverà Wear OS 3 – e ciò lascia fuori dai giochi un gran numero di indossabili Android, compresa l’attuale linea di dispositivi Fossil e Samsung, così come molti altri produttori minori che hanno malauguratamente deciso di integrare Wear OS al posto di altri sistemi operativi.

Questa scelta pone una data di scadenza molto evidente sugli smartwatch Android oggi in commercio: dato che nessun device otterrà l’aggiornamento a Wear OS 3, appare chiaro che l’acquisto di un dispositivo Wear OS non sia assolutamente una buona idea. Comprare uno smartwatch Android ora significherebbe condannare la propria esperienza utente a un sistema operativo “zoppo”, privo di quel supporto software di cui tanto disperatamente ha bisogno e che nelle anteprime mostrate da Google sembra veramente promettente. Grazie a Wear OS 3 gli smartwatch Android disporranno infatti di un’app offline di Google Maps e di Spotify, così come un miglior supporto alle attività di fitness; inoltre il sistema operativo sarà più veloce e meno bisognoso di energia.

Anche comprare uno di quei pochi smartwatch Android che riceverà l’aggiornamento a Wear OS 3 non sembra essere una buona idea: innanzitutto Wear OS 3 non arriverà prima del 2022; a partire da quella data sarà infatti già disponibile la prima linea di nuovi smartwatch già equipaggiati con l’aggiornamento – e anche con hardware migliore, dato che Qualcomm ha annunciato l’arrivo di nuovi microprocessori per indossabili. Inoltre, non è detto che nel corso dell’inverno Google non decida  di annunciare il tanto atteso Pixel Watch.

Inoltre, qualora decideste di comprare uno smartwatch Android TicWatch oggi, vi trovereste comunque costretti a eseguire un reset alle impostazioni di fabbrica richiesto per l’installazione dell’aggiornamento. Benché comunque i dati delle app Wear OS siano condivisi con lo smartphone e dunque un backup sia sempre disponibile, non esiste (e non esisterà nemmeno nel prossimo futuro) un pulsante che, in un sol colpo, ripristinerà lo smartwatch alle condizioni precedenti l’aggiornamento.

Non solo: come vi sentireste a comprare uno smartwatch Android performante e ritrovarvi con un dispositivo più lento di prima? Tra le informazioni diffuse da Google in merito, è specificato che l’aggiornamento “in alcuni casi limitati l’esperienza utente potrebbe essere influenzata“, il che significa che gli smartwatch coinvolti potrebbero subire rallentamenti. La casa di Mountain View ha comunque precisato che “verranno diffuse maggiori informazioni” in merito all’aggiornamento “così che gli utenti possano fare una scelta informata“.

È già poi stato anticipato che coloro che già possiedono o che intendono comprare uno smartwatch Android incluso nella lista di quelli che riceveranno un aggiornamento, ma che non vorranno installare Wear OS 3, saranno liberi di farlo, limitandosi a ricevere le patch di sicurezza.

Meglio dunque attendere il 2022 prima di comprare uno smartwatch Android – se volete proprio acquistare un indossabile, provate l’impermeabile e performante Xiaomi Mi Band 6, a meno di 40€ su Amazon, oppure il Samsung Galaxy Fit, ricco di sensori.

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