A che volume ascoltare la musica? Ce lo dice Apple (e la WHO) | #Applefun
A che volume ascoltare la musica? Una domanda che ci poniamo sin dalla giovane età, quando la mamma o il papà ci avvertono di abbassare il volume della musica che è sempre “troppo alto“, e che continuiamo a riproporci grazie ad Android e al suo avvertimento sul “volume troppo alto” una volta superata una certa soglia. Diverse organizzazioni internazionali propongono degli standard su quale volume mantenere e, soprattutto, non superare per evitare di subire danni permanenti all’udito. Apple ha realizzato uno studio che ci permette di scoprire più nello specifico a che volume ascoltare la musica, e quante persone falliscono ogni anno nel mantenere un livello della musica adeguato.
Siete pronti per scoprire a che volume ascoltare la musica?
#Applefun è la rubrica che offre un punto di vista differente nei confronti di tematiche riguardanti il mondo Apple, i suoi prodotti e i suoi problemi.
IL VOLUME DELLE TUE CUFFIE È TROPPO ALTO
A che volume ascoltare la musica? Ci sono due risposte a questa domanda – una rapida, e l’altra più approfondita. La più corta è semplice, benché poco precisa: il volume ideale è quello più basso del volume a cui ascoltate la musica abitualmente. Non è possibile fornire un’indicazione specifica, specie per chi cerca di capire a che volume ascoltare la musica dalle cuffie: data l’estrema quantità di modelli di auricolari in commercio (ognuno dei quali dispone di una diversa calibrazione nei confronti di bassi, alti, acuti…) è impensabile dare uno standard unico al quale adeguare le proprie esperienze di ascolto.
Tuttavia, abbassare il volume della musica non è un consiglio fuori luogo – specie dopo aver letto i risultati di uno studio condotto da Apple riguardo l’esposizione a rumori ad alta intensità. Gran parte degli studi si focalizza infatti sui danni procurati dall’ambiente esterno – e quello di Apple non è diverso. Tuttavia c’è un dato particolarmente interessante: il volume medio sperimentato da un partecipante su dieci allo studio condotto da Apple (in collaborazione con la Scuola di Medicina dell’Università del Michigan) è più alto della media raccomandata dalla World Health Organization.
Ma qual è questa media? Secondo la WHO, un dispositivo che riproduce brani musicali e altri file audio viaggia su frequenze che possono variare tra i 75dB e i 136dB, anche se tipicamente un utente decide di mantenere l’audio in uscita in un range compreso tra i 75dB e i 105dB. Per fare un raffronto, in discoteca il volume della musica si posiziona tipicamente tra i 104-112dB. La media corrisponde agli standard raccomandati dalla WHO? Non del tutto: se volete sapere a che volume ascoltare la musica, dovete conoscere allora la media di decibel che gli esperti raccomandano, e che si attesta sugli 80dB – la cui esposizione non deve comunque superare le otto ore consecutive al giorno.
Un avvisto che non tutti gli utenti sono disposti a seguire: il 25% dei partecipanti allo studio ha riportato di subire infatti un livello di rumore (che può derivare sia dall’ascolto della musica che dai suoni ambientali) superiore a quelli raccomandati. Inoltre, il 20% dei partecipanti soffre di perdita di udito (sempre secondo i parametri della WHO) e il 10% di questi è direttamente collegato con l’esposizione al rumore ambientale.
Cosa fare dunque per evitare di incorrere in perdite di udito, che possono essere correlate a fischi e altre forme di lieve acufene che possono essere percepiti in momenti diversi della settimana (tipico del 25% dei partecipanti allo studio)? E soprattutto: a che volume ascoltare la musica? Oltre ad adottare abitudini di ascolto più responsabili – per esempio, abbassando il volume quando l’audio percepito è troppo alto, anche se quel pezzo è davvero fenomenale – vi suggeriamo di effettuare il download dell’app Sound Meter, attraverso la quale misurare il volume dell’audio ambientale. Secondo uno studio effettuato nel 2016 da Enda Murphy ed Eoin King del Trinity College Dublin, si tratta di una delle app più affidabili per l’analisi dei decibel su Android (per iOS è il caso dell’app Rumore degli Apple Watch, oppure l’app Sound Level Analyzer).
Ricordate: i danni all’udito da rumori ambientali sono irreversibili. Fate attenzione!
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