Chiude Live Quiz, strano successo italiano
Chiude Live Quiz, il gioco a premi per smartphone sviluppato dalla società milanese Bending Spoons, nome divenuto noto alla pubblica opinione italiana poiché responsabile dello sviluppo dell’app per il tracciamento dei contatti Immuni. Attraverso un post su Instagram, il team di Live Quiz ha dichiarato che l’app sospenderà tutte le attività in data 22 novembre 2020.
Siete pronti per scoprire tutti i dettagli sull’app di Bending Spoons, per capire perché chiude Live Quiz?
CHE COS’È LIVE QUIZ
Anche se chiude Live Quiz, l’app è ancora operativa alla data in cui scriviamo. Per cui è bene conoscere ciò che essa è ancora, prima di parlarne al passato. Lanciata il 22 maggio 2018 da Bending Spoons, società milanese nata però in Danimarca nel 2013, Live Quiz è un’app a premi. Essa consente di vincere somme di denaro, elargite nella forma di buoni Amazon, rispondendo correttamente al più alto numero possibile di domande: due volte al giorno infatti, a cadenze regolari (alle 13:30 e alle 21:00 nei giorni feriali, variabilmente nei giorni festivi) Live Quiz invia una notifica ai suoi utenti per invitarli a partecipare ad una sessione di oltre dieci domande, a cui rispondere non solo correttamente, ma anche nel più breve tempo possibile.
Ogni quiz dispone infatti di un montepremi, la cui entità varia a seconda della giornata e dell’occasione: 200€ per i quiz dal lunedì al venerdì; 1.000€ per il quiz della domenica sera (ma è capitato che vi fossero quiz anche di 400€ e 600€). Ogni quiz si compone di 12 domande, a cui sono correlate 3 risposte possibili: si conquista il podio se si riesce ad assegnare correttamente le risposte a tutte e dodici le domande; per rispondere ad ogni domanda vengono concessi 10 secondi (che, per effetto di lag e difficoltà di sincronizzazione, sono sempre 9 o 8). La vittoria consente di partecipare alla spartizione del montepremi finale con gli altri vincitori: vien da sé che più il quiz è difficile, maggiore sarà la quantità di denaro assegnata ai vincitori.
Con il tempo, Live Quiz ha apportato una serie di modifiche alla sua struttura di gioco: innanzitutto il gioco non incomincia mai alle 13:30 precise – bensì qualche minuto dopo, espediente utilizzato forse per consentire a tutti i partecipanti, anche quelli più ritardatari, di concorrere. Sbagliando una domanda (o non arrivando in tempo per rispondere alla prima delle dodici), appunto, si è fuori dal montepremi. Le prime quattro poi sono tendenzialmente più semplici delle successive; le domande del quiz da 1.000€ sono invece più difficili. Per un periodo di tempo ci sono stati anche dei bonus/potenziamenti da giocare durante ogni partita (stile “Chi vuol essere milionario”) che rendevano il gioco ancora più competitivo – ad esempio, ottenendo automaticamente la risposta esatta di una domanda.
Benché la natura delle domande sia sempre stata estremamente variabile, ci sono state delle eccezioni. È capitato che Live Quiz stringesse partnership con altre aziende in occasione del quiz serale domenicale, creando così sessioni di gioco tematiche in cui tutte le domande erano connesse al business dello sponsor – ad esempio: le domande proposte durante le serate sponsorizzate da Durex riguardavano tematiche come la contraccezione e la sessualità. Altre volte le domande proposte erano categorizzate secondo argomenti precisi, come Attualità e Sport.
Tra una domanda e l’altra, Live Quiz include dei momenti di pausa (della durata di circa 20 secondi) nelle quali gli utenti, oltre a “riprendere fiato“, possono leggere attraverso schermate informative delle curiosità o spiegazioni riguardanti le domande appena svolta.
Per iscriversi a Live Quiz non serve molto: un’email e il proprio codice fiscale, espediente utilizzato dagli sviluppatori per evitare che un utente si possa registrare più volte tramite vari telefonini.
L’aspetto più strategico di Live Quiz, e caratteristica che nelle speranze dei suoi ideatori avrebbe dovuto portare l’app ad una fidelizzazione della clientela, è la classifica settimanale: ad ogni domanda è infatti associato una quantità di punti, attribuito a seconda della difficoltà del quesito – 20 punti per le domande più semplici, e 75-80 punti per quelle più difficili. L’accumulo di punti consente di scalare la classifica settimanale che prevede ulteriori premi per i 100 migliori posizionati – 100€ per il primo posto, 50€ per il secondo, e così via sino a 1€ per il 100° classificato.
La posizione in classifica, che l’app mostra in tempo reale nell’angolo in basso a destra, secondo le nostre prove empiriche risulta influenzata anche dal tempismo con il quale si seleziona la risposta corretta: più veloce si risponde, più alta sarà la posizione assegnata a discapito di altri concorrenti più lenti, ma in possesso dello stesso numero di punti. Quando ancora erano attivi i bonus di cui abbiamo parlato qualche riga fa era poi possibile addirittura triplicare (una volta a quiz) il numero di punti assegnati, rendendo la gestione della classifica molto più strategica e competitiva.
PERCHÈ CHIUDE LIVE QUIZ
Perché chiude Live Quiz? La domanda non ha una risposta precisa: il post che annuncia la chiusura di Live Quiz su Instagram non ne cita nessuna, né ce ne è stata fornita quando abbiamo tentato di contattare il team dell’applicazione. Tuttavia è possibile fare alcune congetture che, nonostante il grado di imprecisione, ci avvicineranno sicuramente un po’ più alla realtà dei fatti.

Partendo proprio da questi, c’è da considerare innanzitutto una questione di numeri – che è anche la spiegazione più semplice. Chiude Live Quiz perché non è più abbastanza popolare da sostenerne i costi di mantenimento, che consistono non solo nelle normali spese di gestione dell’infrastruttura, ma anche dei premi (che ammontano ad almeno 3.000€ alla settimana, e dunque più di 12.000€ al mese).
L’app, che si sostiene principalmente attraverso la pubblicità, non è più popolare come un tempo; per constatarlo basta confrontare i due screenshot che trovate qui sopra. Il primo, scattato a un anno dal rilascio dell’app, vede chiaramente (tramite il counter in alto a destra) oltre 70.000 utenti partecipare contemporaneamente al quiz in corso; il secondo, scattato nella giornata di oggi, ne conta poco più di 15.000. Recentemente, al fine di svecchiare la propria formula, Live Quiz aveva introdotto i “flash quiz“, eventi da 600€ di montepremi a frequenza randomica e annunciati attraverso i profili social; non devono tuttavia aver funzionato completamente. Nè sono stati reintrodotti i potenziamenti, che pure erano coincisi con il momento di maggiore popolarità dell’app.
Non che Live Quiz non abbia tentato di diversificare le proprie entrate dalla sola pubblicità: le collaborazioni di cui si è parlato qualche paragrafo fa mettevano a carico dello sponsor il costo intero del montepremi – e non solo, naturalmente. Negli ultimi tempi tuttavia tali collaborazioni si sono fatte sempre più sporadiche, fino a scomparire quasi del tutto.
Live Quiz ha anche un problema di immagine: nonostante sia stato un unicum nel panorama italiano, e abbia sempre rispettato gli impegni presi – il suo slogan, #premiveri, indicava la trasparenza e l’affidabilità dell’app nella consegna dei premi in denaro – non ha ricevuto un’accoglienza particolarmente positiva da parte del suo pubblico. Come in tutte le questioni in cui si parla di soldi, Live Quiz è martoriato su Google Play da recensioni negative: utenti che si lamentano dei cali di connessione che spesso causano l’uscita dalla partita, o della presenza di misteriosi “trucchi” (mai dimostrati) che portano alcuni utenti a vincere più spesso di altri. Questo ed altro ha portato l’app a disporre di una media di soli 3,5 stelle sul Play Store.
Una media piuttosto ingrata, specie se confrontata con gli esempi esteri. Live Quiz nasce infatti sulla scia di HQ Trivia (di cui condivide anche parte dei colori del logo), app dal funzionamento similare e divenuta un fenomeno di tendenza negli Stati Uniti, dove nel tempo ne sono stati rilasciate diverse varianti tematiche.
La storia di HQ Trivia è stata però molto più travagliata: innanzitutto le accuse di mancati pagamenti dei montepremi, ben più alti (fino a 100.000$) che in Italia; poi le vicende che hanno riguardato i due fondatori dell’app, Rus Yusupov e Colin Kroll, entrambi co-creatori del defunto social Vine. Yusupov, dopo che Vine fu venduto a Twitter, ebbe una fuoriuscita dalla piattaforma piuttosto travagliata per via della contrarietà all’idea di Twitter di chiudere Vine. Kroll invece, allontanato da Twitter con l’accusa di molestie e condotta inappropriata, fu trovato esanime nel suo appartamento nel 2018, deceduto a causa di un’overdose, causando un’ulteriore scossone alla stabilità dell’applicazione.
Bisogna poi capire che i tempi non sono più gli stessi che caratterizzarono il lancio di Live Quiz. Dal 2018 ad oggi Bending Spoons è una compagnia più grande (il fatturato è raddoppiato, passando dai 45,5 milioni di euro del 2018 ai 90 del 2019), possiede un portafoglio di app più vario e soprattutto più stabile economicamente, specializzato in benessere del corpo e in video editing – come l’app per la ginnastica a casa 30 Day Fitness, lanciata in un momento più che propizio (dicembre 2019, pochi mesi prima dell’esplosione della pandemia e del fenomeno della ginnastica-in-casa); o l’app per yoga Yoga Wave, il contapassi Stepz e il video editor Splice, di cui su Android si trovano solo delle imitazioni fasulle. Lo sviluppo di Immuni, un successo dal punto di vista tecnico, le ha garantito grande fama in Italia e all’estero.
D’altronde, per capire che Live Quiz non è più tra le priorità della software house, è sufficiente fare un giro sul suo portfolio, all’interno del sito web ufficiale: di Live Quiz non ce n’è menzione se non in un anonimo screenshot a fine pagina.
COS’È STATO LIVE QUIZ
Visto che chiude Live Quiz, possiamo chiederci: qual è stato l’impatto di quest’applicazione?

In termini di numeri, Live Quiz ha avuto almeno in parte il merito di lanciare Bending Spoons in Italia e nel mondo. Ma non solo: Live Quiz è stata un fenomeno culturale, per quanto piccolo e limitato al caso-Italia. A ciò ha contribuito molto il profilo Instagram dell’applicazione, utilizzato come vetrina del gioco seguendo uno stile comunicativo molto vicino alla sua community: il “quiz” è stato così trasformato in un momento di cementificazione sociale all’interno del gruppo in cui viene svolto – tendenza testimoniata dalle Storie ricondivise sul profilo ufficiale dell’app, e da essa incoraggiate.
Il suo successo è dato anche dagli account social collaterali sorti nel corso del tempo: su Instagram ci sono diversi profili che hanno i quiz dell’app come oggetto di trattazione – il più popolare dei quali ha oltre 1,2mila follower (a fronte dei 67,5milla follower di Live Quiz ufficiale). Su Facebook, dove la pagina del gioco conta 12mila Mi Piace, esiste un gruppo tematico di Live Quiz con oltre 3mila membri (ma ve ne sono altri con centinaia di iscritti). C’è addirittura una pagina (con soli 11 Mi Piace, però) specializzata nel correggere errori (veri o presunti) commessi dal gioco nella redazione delle domande.
Insomma, Live Quiz è sicuramente stata un unicum nel panorama delle applicazioni italiane, così come lo è Bending Spoons nel novero dell’imprenditoria digitale italiana. Inutile dire che ci piacerebbe poter dire lo stesso più spesso, anche di altre realtà. Peccato per la dipartita, frettolosa e certamente non all’altezza dei fasti che furono.
Vorresti scrivere per AppElmo? Mettiti in gioco: stiamo cercando collaboratori! Scrivi a [email protected], e dai un’occhiata QUI per le modalità di contatto. Non essere timido!
Se non volete perdervi nè le prossime News nè gli altri articoli di AppElmo (e sappiamo che non volete), allora potete iscrivervi alla nostra newsletter inserendo il vostro indirizzo email nel form qui in basso (tranquilli, vi assicuriamo che non vi invieremo spazzatura o spam; in caso contrario, vi saremmo immensamente grati se ci segnalaste il problema).
Oppure potete seguirci sulla nostra pagina Facebook, sul nostro account Twitter e sul nostro canale Telegram! Grazie mille!