Quando si compra un nuovo smartphone, subito nasce un interrogativo quasi assillante: quali app installare? Specialmente nei primi giorni di utilizzo si vorrebbe mantenere intatta la memoria del telefono e la sua schermata, così vuota e pulita dal disordine; sfortunatamente, si tratta di una situazione che non può durare e per evitare di prolungare ulteriormente l’agonia, viene in soccorso la nostra classifica di app da non perdere in uno smartphone nuovo.
Si tratta di 10+1 applicazioni da installare immediatamente nel proprio device, ricchi di spunti d’utilizzo quasi quotidiano e nella leaderboard delle rispettive categorie. Siete pronti per scoprire quali app da non perdere vi siete persi fino ad oggi?
FILES DI GOOGLE
È con una certa sorpresa che Google ha reso disponibile un’app destinata ai mercati emergenti come Files di Google anche agli smartphone occidentali. Ancora più sorprendentemente, Files è diventata un’app da non perdere nel momento in cui Google ha deciso di associare alle funzioni di navigazione e gestione della memoria interna, propria di un comune file manager, anche quelle di un “file cleaner“, deputato alla cancellazione dei file inutili, o troppo grandi da mantenere nella memoria interna.
Con video che diventano ogni giorno più pesanti a causa di risoluzioni sempre più alte, la prospettiva di mantenere uno smartphone in attività per almeno due anni vi dovrebbe indurre a non prendere sottogamba la possibilità che migliaia di file di ogni tipo – foto, video, download dal web e da altre applicazioni e social network – si accumulino nella memoria sino ad intasarla. A questa possibilità va associato il pericolo delle cache, file generalmente inutili (trovate qui una spiegazione dettagliata di ciò che sono le cache) e che periodicamente è necessario cancellare per liberare spazio. All’interno della scheda “Cancella” di Files troverete sempre un pulsante per eliminare le cache, insieme ad una serie di cartelle create autonomamente dall’applicazione e contenenti file associati da tag comuni, come le dimensioni, il formato o l’utilizzo (sì, c’è anche una cartella “meme”), ma anche le app e i giochi meno utilizzati.
Con File di Google, oltre a gestire la memoria interna grazie all’intuitivo file manager, ed a cancellare i file inutili potrete anche condividere quelli più interessanti con l’apposita funzione di inoltro dei contenuti via NFC, disponibile nella terza scheda dell’app.
MESSAGGI DI GOOGLE
L’app Messaggi di Google non è la migliore applicazione per la gestione dei messaggi in circolazione – normalmente vi avremmo suggerito l’installazione di Pulse SMS, che consente anche di programmare l’invio di SMS ed MMS. Tuttavia, l’app di Google dispone di un’unica caratteristica che la rende preferibile alle alternative: il supporto ai messaggi RCS.
Per quanto non ancora introdotta a livello nazionale, la tecnologia RCS è già utilizzabile in via ufficiosa – tramite l’app Messaggi, e seguendo i passaggi indicati nella nostra Piccola Guida – e rivoluziona i messaggi di testo. Dopo l’arrivo in Francia e Germania, è presumibile che nel 2020 anche l’Italia possa essere inclusa nel secondo round della release dei messaggi RCS, che permettono di includere file audio, immagini e video (senza pagare il supplemento per MMS) così come di ottenere le spunte per la lettura dei messaggi e l’indicatore di scrittura in tempo reale. Basta un collegamento alla rete internet.
Inoltre la grafica dell’interfaccia utente è pulita; l’app dispone di un tema scuro per la notte e consente di gestire le conversazioni da web grazie al portale dedicato, nonché di archiviare le conversazioni non più attive.
TELEGRAM
È probabile che abbiate già sentito parlare di Telegram, l’app di messaggistica di proprietà del miliardario (russo d’origine, nevisiano di cittadinanza) Pavel Durov. Ne abbiamo parlato in diverse occasioni, ma in particolare in questa classifica di app da non perdere Telegram diventa l’alternativa ideale per chi desidera equipaggiarsi di un mezzo di comunicazione dotato di funzionalità inedite su alternative più famose, come WhatsApp.
Su Telegram è possibile infatti disporre di tante feature, tali da rendere quasi ininfluente la presenza di altri contatti sull’applicazione. Telegram è infatti una social app di chat: per quanto si concentri sulla comunicazione tra profili privati, dispone di modalità di connessione più proprie di un social network. I canali, prima di tutto: broadcast di messaggi simili alle pagine Facebook, ma che a differenza di queste ultime generalmente non è disponibile una barra dei commenti ma un gruppo collegato – se volete scoprire quali sono i migliori canali italiani in circolazione, date un’occhiata ai risultati del nostro concorso annuale QUI.
Ma Telegram non si riduce solo ai canali, per quanto sarebbe già sufficiente: esistono anche i bot, capaci di riprodurre funzionalità alternative – anche in integrazione con altri servizi: esiste un bot ufficiale di GMail dal quale ricevere le mail senza necessitare delle app ufficiali; un bot per la gestione da remoto del proprio smartphone, e un bot persino per integrare le ricette (anche detti “applet”) di IFTTT con Telegram, e di conseguenza il proprio dispositivo.
E poi anche una piattaforma di blogging gratuita (Telegra.ph), un client desktop e web, la possibilità di inviare file sino a 1,5GB, aggiornamenti mensili e tanto altro ancora. Ma il motivo per cui Telegram è tra le app da non perdere per il 2020 è da cercare nella Telegram-Open-Network: una struttura blockchain proprietaria di Telegram che, nonostante qualche intoppo legale incontrato con gli Stati Uniti, dovrebbe vedere la luce nel 2020, perlomeno nella sua forma embrionale. Al suo interno sarà possibile scambiare i Gram, criptovaluta dell’applicazione, per l’acquisto di beni e servizi all’interno di quello che potrebbe diventare un piccolo ecosistema economico.
Se poi volete proprio utilizzare Telegram come app di chat, sappiate che potrete fare uso di una serie di funzionalità esclusive della piattaforma – come gruppi senza limite di partecipanti (praticamente, per un utente normale), gruppi accessibili geolocalmente, messaggi programmabili, chat segrete, stickers, stickers animati (abbiamo un’intera rubrica dedicata ai migliori stickers Telegram, date un’occhiata QUI) e davvero molto altro ancora. Inoltre, ogni volta che un contatto si unisce a Telegram, l’app ve lo farà subito sapere. Cosa aspettate ad installarlo? Ricordatevi solo di seguire il nostro canale!
VIDEODER
Videoder è l’app tramite la quale scaricare ciò che normalmente non sarebbe scaricabile: per quanto scoraggiamo il suo utilizzo per attività considerate illegali, riconosciamo che possa nascere l’esigenza di scaricare un contenuto da una piattaforma per quello che viene definito “fair use“.
Videoder non è naturalmente presente su Google Play, in quanto Google teme che potrebbe essere utilizzata per il download di video e musiche da YouTube; potete però scaricarla dal sito ufficiale o tramite lo store di terze parti XDA Labs. Con Videoder è sufficiente copiare l’indirizzo URL di video, foto, audio che intendete scaricare (tante le piattaforme supportate: Twitter, TikTok, Instagram…) e l’app vi mostrerà nella sezione inferiore dello schermo un piccolo pop-up, dal quale selezionare il formato in uscita e la qualità del contenuto che verrà trasferito sul proprio device.
Veloce e silenzioso, ma soprattutto gratuito e privo di rischi, con Videoder avete trovato l’app da non perdere grazie alla quale lasciare perdere tutte le fasulle alternative in circolazione sul Play Store, in molti casi nient’altro che adware ricettacoli di pubblicità infette.
NOTEBLOC
Non si tratta di un’app per prendere appunti, per quanto il nome potrebbe trarre in inganno. Notebloc, già nominata tra le migliori app per scansionare documenti, è l’aggiunta necessaria allo smartphone di ogni studente, professionista o impiegato.
Senza particolari fronzoli grafici, Notebloc permette di fotografare, scansionare e archiviare – o condividere, sia come immagine che come file PDF – qualsiasi tipologia di documento. L’interfaccia utente ricorda molto da vicino la più famosa CamScanner, sia per la disposizione dei documenti creati nella schermata principale, sia per la sequenza di creazione-editing-salvataggio di ogni documento scansionato. Meno pesante di CamScanner, Notebloc è più veloce durante la navigazione tra le sezioni e nel rendering delle immagini; possiede quattro diversi filtri – alcuni specifici per documenti testuali ed immagini, più uno “speciale” – e la possibilità di effettuare un’analisi OCR dello scritto, nonché il backup di ogni scansione su Google Drive – gratuitamente.
L’unica nota negativa è la presenza di pubblicità: non solo piccoli e tutto sommato poco fastidiosi banner in fondo alla schermata, ma anche spazi pubblicitari a tuttoschermo della durata di diversi secondi. Tramite un acquisto in-app, è possibile rimuoverli.
SNAPSEED
Che abbiate la passione per la fotografia o vi divertiate a pubblicare solo qualche foto ogni tanto sul gruppo WhatsApp (o Telegram) di famiglia, Snapseed è un’app da non perdere per un nuovo smartphone. Innanzitutto perché è gratuita: sviluppata da Google, non implementa particolari acrobazie tecnologiche ma mette a disposizione una suite completa di strumenti utili per modificare, correggere e migliorare un’immagine, qualunque sia la sua destinazione finale – siano i social network o la galleria del proprio device.
Snapseed fornisce undici filtri per le fotografie, ottimo punto di partenza per un editing di base, oltre ad una completa serie di strumenti per la modifica del contrasto, della luminosità o della prospettiva, per l’aggiunta di effetti HDR e tanto altro ancora. L’unico difetto di quest’applicazione è proprio la sua appartenenza a Google: presa evidentemente da altre faccende, Snapseed non riceve un aggiornamento da un anno e mezzo circa – ma è bene non lamentarsene, dato che la maggior parte delle app di editing fotografico (VSCO, PicsArt…) ha introdotto nello stesso lasso di tempo decine di funzionalità tendenti al social e alla condivisione, utili marginalmente all’esperienza utente ma enormemente a rallentarne l’operatività e la velocità generale.
NOVA LAUNCHER
Chi non ha mai provato un launcher… non se ne vergogni, ma veda l’arrivo di un nuovo anno, o di un nuovo smartphone, come opportunità di rimediare e provare con il migliore tra i launcher Android in circolazione. Sempre per chi non lo sapesse, un launcher è un’interfaccia: modifica più o meno sostanzialmente l’aspetto dell’UI del telefono – e non, dunque, quello interno alle app – e consente di apportare personalizzazioni e migliorie altrimenti inaccessibili.
I launcher sono parte integrante dell’ecosistema Android: ogni smartphone ne possiede uno – la stessa interfaccia pre-caricata dal produttore del vostro smartphone: è un launcher – e possono variare a seconda dello stile che si intende adottare: dall’UI completamente testuale a quella che permette di modificare ogni singolo pixel dello schermo. Nova Launcher si posiziona a metà strada tra i due estremi: pulito, elegante, possiede centinaia di opzioni di personalizzazione ma allo stesso tempo non lascia all’utente una sensazione di spaesamento o confusione, deleterie specialmente per chi si approccia per la prima volta ai launcher.
La versione Pro, che è consigliabile acquistare per avere pieno controllo sull’interfaccia, viene venduta ad un prezzo relativamente costoso (4,5€), ma spesso soggetto a sconti e promozioni durante le varie festività – non dimenticate di aggiungerlo alla “Lista dei desideri” di Google Play!
AUTHY
Nel 2020, è impossibile non aver mai sentito parlare dell’autenticazione a due fattori. Questo metodo di accesso, implementabile presso la maggior parte dei servizi e delle piattaforme online, aggiunge un secondo livello di sicurezza a quello già esistente (solitamente nella forma di nome utente/password) rendendo teoricamente impossibile ad un attore malevolo riuscire a penetrare l’account di qualche ignara vittima, dopo averle rubato le credenziali d’accesso.
Non vi vogliamo annoiare con una descrizione troppo dettagliata del procedimento – per quello, c’è già la nostra Guida per Nuovi Utenti dedicata all’autenticazione a due fattori; tuttavia, in questa lista di app da non perdere per un nuovo smartphone non poteva mancare un’applicazione, appunto, per utilizzare la 2FA al meglio. Molti siti web che un tempo facevano affidamento sugli SMS per trasmettere il codice di accesso stanno lentamente transitando su un meccanismo di accesso “app-based“, che prevede appunto l’uso di un’applicazione configurata per la generazione randomica e sicura di codici per l’autenticazione. Authy, oltre a possedere un comodo client desktop – così da non essere costretti a prendere a mano il proprio smartphone ogni volta – permette di creare backup dei servizi presso i quali si è già compiuto un collegamento: questo vi eviterà di ripetere il procedimento ogni volta che formatterete la memoria del telefono, o lo andrete a cambiare con un nuovo modello.
TRENIT
Il treno è una scomoda realtà per centinaia di migliaia di persone che ogni giorno, in Italia, sono costretti ad a scendere a compromessi con ritardi, cambi di banchina, sparizioni improvvise di corse previste sino a poche ore prima, e così via. Con Trenìt, tutto questo continuerà a succedere, ma perlomeno sarete avvisati per tempo: l’applicazione, scelta tra le 100 migliori startup italiane del 2019 da StartupItalia, è senza dubbio tra i migliori portali per la visualizzazione e gestione delle corse in treno.
L’interfaccia di Trenìt, per quanto non all’altezza per raffinatezza grafica con quella dell’app ufficiale di Trenitalia, è disposta in maniera tale da permettere di cercare, selezionare e prenotare il biglietto di una corsa tra tutte le reti ferroviarie italiane in pochi minuti. La schermata principale contiene tutto ciò che occorre: nella parte superiore, i parametri di ricerca e raffinazione del risultato finale (data, ora, stazione di arrivo e di partenza, numero di persone, ordine di visualizzazione…); mentre in quella sottostante sono mostrate le singole tratte, in un unico riquadro completo di tipologia di treno, prezzo del biglietto, durata del viaggio ed eventuale ritardo. Nella schermata di approfondimento della corsa viene poi visualizzata ogni stazione sul precorso, i prezzi per ciascuna classe e il pulsante per procedere all’acquisto del biglietto, che per forza di cose deve essere concluso sul sito di Trenitalia o del corrispondente gestore della tratta prescelta.
Trenìt è stata poi protagonista di una brutta disavventura quest’estate, che poteva concludere precocemente l’avventura imprenditoriale di questa realtà: digitale: Trenitalia aveva chiuso, senza un particolare motivo giustificato, l’accesso ai dati relativi le tratte nazionali dei treni, rendendo così l’applicazione inutilizzabile. Fortunatamente per tutti, Trenìt ha saputo far valere le proprie ragioni nel conseguente contenzioso legale, ristabilendosi in piena attività.
ADOBE PREMIERE CLIP
L’ultima app (ma è davvero così?) ad apparire nella nostra classifica delle app da non perdere per uno smartphone nuovo non è presente sul Play Store, in quanto ritirata dal mercato (ufficiale) delle applicazioni qualche mese fa.
Facciamo riferimento ad Adobe Premiere Clip: l’applicazione consiste in una suite di modifica ed editing, per quanto basico, di video da condividere poi online o da utilizzare nei propri progetti personali. Estremamente facile da utilizzare, consente di tagliare o unire più clip, aggiungere una traccia audio e modificarne il comportamento lungo la riproduzione, così come di applicare uno dei trenta filtri disponibili e di modificare l’esposizione, le luci o le ombre delle immagini. I video sono esportabili in formato HD, in orientamento sia verticale che orizzontale. Il tutto, inoltre, in via completamente gratuita, a differenza delle alternative presenti sul Play Store attualmente.
Adobe Premiere Clip è stata discontinuata dal 17 settembre 2019, e sostituita con l’app Adobe Premiere Rush – la quale non solo non è ancora disponibile al download, ma allo stato attuale costerebbe 9,99€/mese per accedere alle funzioni nominalmente premium, ma che stando alle recensioni dei tester sono indispensabili perché l’app funzioni. Potete fortunatamente scaricarla da APK Mirror.
SEND
L’app da scaricare per uno smartphone nuovo, “bonus” di questa classifica, è Send. Abbiamo deciso di includerla per non ridurre la classifica a sole nove posizioni per tutte quelle persone che non utilizzano il treno come mezzo di spostamento, e dunque non saprebbero che farsene di un’applicazione come Trenìt.
Send è un’app sviluppata da Mozilla (la stessa società produttrice del browser Firefox) per l’invio di file sino a 2,5GB, in maniera sicura, privata e veloce. Praticamente l’applicazione genera, per ogni file caricato al suo interno, un link di collegamento che consente alla persona alla quale sarà inviato di scaricare l’allegato senza risalire alla sua fonte. Il file inoltre non rimane online per sempre, ma solamente per una settimana.
Noi abbiamo redatto una guida per l’utilizzo di Firefox Send, che potete trovare QUI; al suo interno trovate poi i passaggi necessari per usare un’altra piattaforma, che aumenta il carico massimo imponibile a 5GB per file.
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