MuseOS: 7 episodi per raccontare i sistemi operativi per smartphone pre-Android
In occasione dell’undicesimo anniversario di Android, festeggiato lo scorso 5 novembre, ci siamo posti una domanda forse non troppo usuale: non ci siamo chiesti né come abbia fatto Android a raggiungere la sua attuale posizione di predominio, né quando ciò sua effettivamente successo. Abbiamo invece deciso di svolgere un esercizio di memoria, pensando a chi avesse accompagnato l’ascesa del sistema operativo di Google: un’attività di retrospettiva, che ci ha consentito di intraprendere un viaggio nella memoria – nostra ed altrui – del passato digitale degli smartphone, in quell’epoca contemporanea all’esplosione del mercato delle applicazioni e posteriore all’arrivo dei primi device tecnologici, dei primi iPhone, degli ultimi palmare.
Uno sforzo non inusuale, considerando che ad oggi ne rimangono davvero poche tracce non solo materiali – qualunque famiglia probabilmente oggi dispone di almeno un vecchio telefono dell’epoca pre-Android, con annesso sistema operativo alternativo – ma soprattutto immateriali: le generazioni più giovani non ricordano nemmeno l’esistenza di Palm OS, di Bada, di Symbian e di tutti quei giganti dai piedi di argilla che avrebbero potuto interferire o interrompere il dominio di Google nel settore mobile, ma che per le ragioni più varie hanno fallito e si sono disintegrate da sé. Sciolti come brina al sole ed evaporati dalla scena, oggi sono ancora presenti nella forma di progetti open-source, spesso e volentieri guidati dalle comunità che ne hanno supportato commercialmente lo sviluppo ai tempi che furono e che oggi desiderano che quel patrimonio non venga perduto. Ma non sono niente di più di nicchie tecnologiche snobbate dal grande pubblico e dalla grande industria.
Per questo motivo abbiamo deciso di lanciare una nuova rubrica: MuseOS. Sette episodi confermati e forse qualcuno di più – dipendentemente dal materiale extra che riusciremo a recuperare – per raccontare quei sistemi operativi che non c’e l’hanno fatta, ma che ce l’avrebbero potuta fare. Sette approfondimenti correlati da interviste esclusive, materiali audio e video e tanto altro ancora per ripercorrere la storia degli smartphone che nessuno ricorda.
Il primo episodio verrà pubblicato il 29 novembre, e tratterà di uno dei più grandi sistemi operativi dell’epoca pre-Android: Palm OS. Una storia di gelosie e vendette tutte interne alla Silicon Valley, una tragedia shakesperiana che ha visto sul palco recitare grandi attori provenienti dalla Apple di Steve Jobs e dalla corte di Andy Rubin (co-fondatore di Android), e che è terminata con la più penosa delle morti.
Non perdetevi il primo episodio di MuseOS! Ci risentiamo il prossimo 29 novembre!
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