Come clonare WhatsApp e qualsiasi altra app senza pericoli per la privacy (e pubblicità)
Di primo avviso, per scoprire come clonare WhatsApp e qualsiasi altra social app che non supporti il multi-login (sì, ce ne sono ancora) non occorre effettuare ricerche particolarmente approfondite. Inserendo il parametro di ricerca su Google Play si otterranno fin da subito, proprio tra i primi risultati di ricerca, app come Parallel Space o Dual Space che si propongono come app-sandbox per la duplicazione di account WhatsApp, Facebook, Instagram e di tante altre applicazioni.
L’uso di queste app ci pone però davanti a un problema: queste applicazioni rispettano la privacy dei loro utenti? Una domanda più che lecita ai tempi di Cambridge Analytica, e la sua risposta pensiamo di averla trovata in Shelter: una sandbox open-source che, attraverso il sistema dei profili di lavoro propri di Android, clona WhatsApp, Facebook e tutte le app installate senza però prelevare nessun dato di sorta.
Siete pronti per scoprire come clonare WhatsApp, mantenendo un occhio sulla privacy?
PASSO 1: SCARICARE SHELTER – Come clonare WhatsApp e qualsiasi altra applicazione

Per prima cosa sarà necessario che scarichiate Shelter: potrete effettuare il download sia da Google Play che da F-Droid, dove l’app si trova in quanto open-source (che cos’è F-Droid?).
PASSO 2: ABILITARE SHELTER COME AMMINISTRATORE DI SISTEMA – Come clonare WhatsApp e qualsiasi altra applicazione
Shelter nasce come applicazione per la duplicazione sicura di applicazioni sul proprio dispositivo, alternativa ad altre suite – come Parallel Space, per esempio – che non offrono particolari garanzie sulla sicurezza dei dati. Ma non solo: Shelter si propone come concorrente anche per quelle applicazioni che si offrono già come supporto alla privacy – isolando le app clonate all’interno del dispositivo e privandole dell’accesso forzoso ad alcuni servizi o permessi, come la localizzazione via GPS – ma al contempo non hanno mai messo open-source il proprio codice di sviluppo: è il caso di Island, realizzata dallo stesso sviluppatore della ben nota Greenify.
Vi ricordiamo che questo metodo di clonazione viene definito “sicuro” perché in grado di impedire alle app clonate di accedere indebitamente alle informazioni del dispositivo, così come di offrire garanzie sulla propria sicurezza. Tuttavia, non può impedire a virus o malware di operare sul telefono – ovviamente.
Perché però Shelter possa duplicare le applicazioni installate sul vostro smartphone, dovrà ottenere i permessi di amministratore del dispositivo: aprite dunque l’app e, alla prima schermata che vi apparirà, tappate su “Attiva questa applicazione amministrazione dispositivo“.
NOTA BENE: Shelter clona le app del dispositivo servendosi dei profili di lavoro di Android, che aiutano ad isolare le applicazioni dal resto del sistema operativo. Potrebbe provocare gravi malfunzionamenti negli smartphone che utilizzano Custom ROM, dunque vi suggeriamo nel caso di procedere con cautela!
PASSO 3: DUPLICATE LA PRIMA APPLICAZIONE – Come clonare WhatsApp e qualsiasi altra applicazione
A questo punto siete pronti per clonare la vostra prima applicazione: i passaggi illustrati in questa Piccola Guida prendono WhatsApp come esempio, ma possono essere applicati ad ogni altra app.
Prima di tutto, vi si presenterà una schermata nella quale vi verrà chiesto di accettare la creazione di un profilo di lavoro Android – che altro non è che la sandbox dove Shelter andrà ad installare le vostre app duplicate: tappate su “Accetta e continua” e proseguite.
Dopodiché vi si aprirà un pop-up nel quale vi sarà richiesto di concedere a Shelter il permesso di installazione di app da fonti sconosciute, ossia esterne al Play Store. Cliccate su “Impostazioni” e poi, nella schermata successiva, switchate il toggle a fianco della voce “Consenti da questa origine“.
Concesso anche questo permesso, tornate alla schermata principale di Shelter (chiamata “Main“) e scorrete la lista delle applicazioni presenti nel device sino a raggiungere l’app che desiderate duplicare.
Tappateci sopra e cliccate sulla voce “Clone to Shelter (Work Profile)“: verrete rediretti ad una schermata di installazione – che naturalmente non installerà due volte la stessa app all’interno del dispositivo, ma all’interno della sandbox di Shelter (una sorta di “spazio virtuale” separato dal resto del sistema operativo).
Completato questo passaggio, ritornate a Shelter e scorrete nella seconda sezione, “Shelter“: qui troverete le app duplicate, che saranno rintracciabili anche nell’app drawer e contrassegnate da un’icona a forma di valigetta che li contraddistinguerà da quelle originali. Tappatevi sopra e cliccate su “Launch” per avviarle, “Freeze” per disattivarle temporaneamente e su “Uninstall” per disinstallarle – naturalmente eliminerete così l’app clonata, non l’originale.
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