Com’è Graphice, lo Shazam dei colori e la nuova app di Francisco Franco

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Gli amanti dei colori potranno gioire perchè una nuova applicazione dedicata all’analisi delle tonalità è arrivata su Google Play: realizzata da una star tra gli sviluppatori Android, Francisco Franco – già autore di app come Gratus o 5217Graphice è in grado di individuare i colori predominanti di un’immagine, estrarne i dati più significativi così come quelli più minuziosi e tradurli poi in codici esadecimali per l’uso all’interno di suite grafiche di qualsiasi livello di professionalità.

Siete pronti per scoprire cos’è e come funziona Graphice?

Graphice, lo Shazam dei colori

Sin dalla sua uscita su Google Play, l’applicazione Shazam non ha mai cessato di guadagnare popolarità: la sua innovativa (per l’epoca) capacità di ricavare da una strofa, da una cascata di note, da pochi secondi di performance musicale il titolo del brano (nonchè tutte le informazioni collegate) in ascolto ne hanno trasformato il significato, ora utilizzato nel linguaggio comune per identificare qualsiasi software in grado di individuare all’istante un’informazione generale partendo da una sua caratteristica particolare.

E se dunque Shazam è uno solo, e non imitabile (o quasi), il suo esempio può essere traslato altrove: ecco allora Graphice, lo Shazam dei colori che individua le palette principali di un’immagine qualsiasi. L’autore, ancora una volta, è Francisco Franco: questo sviluppatore deve la sua fama principalmente all’app Franco Kernel, ma negli ultimi anni ha deciso di dare forma alla propria passione per i colori ed il design realizzando applicazioni molto semplici (persino troppo, secondo i suoi detrattori) ma molto apprezzate dall’utenza per l’aspetto minimal ma curato.

Ed è il caso anche di Graphice: l’app, nata casualmente dall’idea di un amico dello sviluppatore e sviluppata in due settimane, permette di selezionare dalla memoria interna un’immagine qualsiasi e analizzarla per estrarne le tonalità principali sottoforma di un’elegante elenco di colori esadecimali ricavati dall’uso delle Palette API. Tappando su ciascun colore si potranno ottenere dati più precisi come la saturazione, il contrasto, e così via. Accedendo alle “Impostazioni” dell’app è poi possibile aumentare o diminuire il numero delle palette visibili per alzare o abbassare il livello di precisione dell’analisi.

Graphice dispone anche una versione a pagamento che permette di sbloccare funzionalità avanzate: non solo quella che riteniamo la più importante tra tutte, ossia l’analisi selettiva di aree specifiche dell’immagine, ma anche la possibilità di salvare all’interno di una lista dei preferiti le palette che si desidera mantenere in memoria.

Graphice vs la concorrenza

Graphice sembra ed è una buona applicazione, ma regge il confronto con la concorrenza? Occorre porsi una domanda simile in vista del pagamento di 2,39€ per l’acquisto della versione Pro, necessaria per sbloccare le features più interessanti.

L’app più simile a Graphice che abbiamo trovato sul Play Store è Palette: come Graphice è in grado di estrarre da una fotografia l’elenco dei colori più vividi o diffusi, ma dispone di un numero di funzionalità più alto – anche per via dello stato di sviluppo più avanzato. Con Palette è infatti possibile analizzare un’app dalla galleria, scattata sul momento (ci pare la mancanza più evidente di Graphice, attualmente) con la Fotocamera del device oppure da Internet o da altre fonti, ad esempio condividendola da altre applicazioni come Pinterest o Imgur.

Palette poi dispone anche di una sezione dedicata alle “Awesome photos” – immagini da analizzare sul momento – ed una riferita alla raccolta delle palette o dei colori preferiti. Di conseguenza, per chi si voglia limitare alla versione gratuita di Graphice suggeriremmo di testare anche Palette, vista la contiguità ideale ed il numero di opzioni superiore; a tutti gli altri, l’acquisto in-app aprirà le porte di un’analisi molto più specifica grazie a Graphice.

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