Dagli Stati pubblicitari all’invio di qualsiasi tipo di file, tutte le novità di WhatsApp

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WhatsApp rincorre Telegram e accorcia (di poco) le distanze: l’app di messaggistica di proprietà di Mark Zuckerberg introduce – finalmente – il supporto per l’invio di ogni tipologia di file in chat, ma naturalmente non è tutto oro ciò che luccica poichè WhatsApp continua a possedere grossi limiti che mantengono saldamente Telegram in cima al podio delle funzionalità. Ma non si tratta dell’unica novità della società: presto potrebbero arrivare anche gli Stati pubblicitari, contenenti collegamenti esterni a vantaggio di ogni azienda che intenda usufruirne.

Siete pronti per scoprire tutte le novità di WhatsApp?

Le novità di WhatsApp, tra Stati pubblicitari e nuovi formati

È passato più di un anno da quando WhatsApp ha introdotto il supporto per l’invio in chat di documenti testuali: ridotti all’integrazione dei soli file .doc e PDF, la feature era stata immediatamente paragonata, spesso con intenti denigratori, con la concorrenza capace di permettere la spedizione in conversazioni di gruppo di un range molto più ampio di estensioni.

Nonostante ci sia stato chi ha tentato di sfruttare questa limitazione per lanciare nuovi sistemi di collegamento tra utenti – pensiamo all’applicazione SendAnyFile, che comprimeva qualsiasi tipo di file in un formato leggibile da WhatsApp, per poi eseguire una de-codifica del file all’arrivo nello smartphone del destinatario – si è sempre trattato di compromessi poco accomodanti. Dalla nuova versione in arrivo su Google Play però sembra che tutti gli utenti saranno in grado di inviare qualsiasi tipologia e formato di contenuto.

Naturalmente non è tutto rose e fiori, anzi: la versione per Android si trova attualmente svantaggiata da un’assurda – a nostro parere – limitazione che le impone di non superare i 100MB di dimensioni, mentre la versione per iOS può raggiungere i 128MB e persino quella per Windows Phone può concedersi di sforare sino a 104MB (per ultima, l’interfaccia web con una soglia di 64MB).

Chiaramente nessuno comincerà a servirsi di WhatsApp per l’invio di video di grandi dimensioni e l’utilizzo di app alternative (come Telegram), così come di servizi cloud continuerà ad essere massiccio; ciononostante, si tratta di un gradino ulteriore alla trasformazione di WhatsApp da un’antiquata app di chat ad un moderno strumento di comunicazione.

Ed a proposito di trasformazioni, ci sentiamo di citare alcuni cambiamenti importanti che sono già in corso nella sezione degli Stati: se infatti finora gli Stati di WhatsApp sono stati territorio di adolescenti e amici con manie di condivisione, presto potrebbero diventare uno strumento attivo di promozione pubblicitaria. Oltre dunque all’introduzione di un nuovo font – come segnala il sito web WABetaInfo, già autore di molti leak – che rende più gradevole l’aspetto degli Stati testuali, in un prossimo futuro si potranno aggiungere anche collegamenti esterni a siti e piattaforme web.

Queste rivelazioni, se inserite nel quadro delle ultime informazioni riguardo l’aggiustamento delle regole riguardanti i profili verificati – WhatsApp informerà l’utente quando un contatto sarà “verificato“, ossia appartenente ad un’azienda o brand, e in caso contrario a quale società potrebbe presumibilmente essere affiliato – rivelano un inedito aspetto degli Stati. Chi meglio dei marchi di moda, degli esercizi commerciali e persino degli operatori saprebbero servirsi degli Stati per veicolare l’arrivo di promozioni e sconti speciali direttamente nell’app di chat dell’utente? Sarà sufficiente osservare gli Stati, cliccare sul link e – et voilà – si verrà collegati all’app o allo store e-commerce relativo.

Telegram ci aveva già provato con i canali: che WhatsApp voglia insidiare anche questa feature?

Sai che WhatsApp potrebbe avere un problema di privacy relativo… alle anteprime dei link? Scopri QUI di cosa si tratta!

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