Peek Launcher, quando il T9 è più che sufficiente – Launcher Friday
Peek Launcher possiede solamente la Home, ma è sufficiente
Abbiamo visto molti launcher formati esclusivamente da una tastiera e basasti sul Machine Learning: abbiamo visto poche settimane fa FastKey Launcher, che integra una keyboard direttamente nella Home, ma anche Letters Launcher fece già parlare di sè quale interfaccia basata esclusivamente sul rapporto tra T9 e utente (anche troppo, probabilmente): perchè dunque Peek Launcher dovrebbe segnare il passo e lasciare qualcosa di più di una voce nel registro delle app installate su Google Play?
Siete pronti per scoprirlo?
Interfaccia utente e primo impatto
Alla prima installazione Peek Launcher lascia sorpresi, quasi spiazzati: se non incapperete in fastidiosi problemi di attivazione – per qualche bizzarro motivo l’interfaccia continuava a chiudersi spontaneamente, probabilmente per un eccessivo consumo di RAM – vi apparirà un unica schermata, dotata di una tastiera che ne occupa praticamente la metà dello spazio a disposizione, mentre la parte superiore viene relegata ad app drawer secondario.
Va infatti segnalato che Peek Launcher integra due elenchi di applicazioni: il primo si trova direttamente nella Home – anche se sarebbe più corretto identificarlo come un’espansa ed illimitata casella di ricerca in tempo reale – mentre il secondo sarà accessibile scorrendo la tastiera tramite uno swipe che dalla sezione inferiore vi conduce a quella superiore, e visualizza invece tutte le app installate. L’interfaccia è interamente in Material Design, elegante ma soprattutto minimalista (come il launcher, sia nelle funzioni che nell’aspetto).
Funzionalità
Le funzionalità di Peek Launcher non sono numerosissime, nonostante i suoi sviluppatori si siano prodigati ad illustrarne la genesi e le applicazioni della sua intuitiva interfaccia in un dettagliato e logorroico post su Medium: la punta di diamante è rappresentata naturalmente non dalla tastiera, che si configura più come strumento che come feature indipendente, ma dal machine learning.
Nonostante molti launcher vantino di integrare un sistema di gestione intelligente delle ricerche, in realtà ben pochi possono vantarsi di aver correttamente impiegato tale funzionalità in un ambiente in cui sapesse armonizzarsi con il contesto. Il machine learning su Peek Launcher non rappresenta una noiosa formalità bensì il cuore della schermata e, fortunatamente, dopo qualche giorno di utilizzo inizierà a mostrarvi app, contatti e shortcut in base all’orario o alla posizione, qualora siate abituati a circolare con il sensore per la geolocalizzazione costantemente attivo.
La ricerca di applicazioni e giochi, se risulta già rapida grazie al T9 nella Home che consente di gestire la Home anche con una sola mano, viene così resa più semplice possibile; a completare il quadro della scheda tecnica ci pensano le launcher shortcuts, non più esclusiva di Nova Launcher ed attivabili con un tap prolungato. Inoltre gli ultimi update hanno anche introdotto la ricerca su Google.
Anche la personalizzazione non viene trascurata: le “Impostazioni” non permettono di modificare gli icon pack, ma accedendo alla sezione di personalizzazione della tastiera si potrà selezionare le tonalità di una palette già conforme al colore impostato oppure procedere con una modifica manuale dei valori tramite i parametri HSVA (ma gli Hex sono passati di moda?), oppure dello sfondo.
Conclusioni
Peek Launcher non sorprende particolarmente per il carnet di funzionalità; nonostante ciò, il nostro giudizio a riguardo non può essere severo come accaduto nei confronti di FastKey Launcher il quale non ha dimostrato di fare l’uso migliore possibile della tastiera; Peek Launcher, invece, ha fornito quanto manca da tempo, in un segmento di mercato dominato unicamente da phablet e tablet.
La gestione ad una mano dell’interfaccia sembrava morta, ma con Peek Launcher torna prepotentemente alla ribalta grazie alla rapidità d’esecuzione, alla semplicità d’uso ed all’istantaneità delle sue funzioni: smart e intelligente (ma con i suoi limiti, chiaramente: non sempre si applica, e presenta alcune limitazioni strutturali – come la mancanza di widget), vi saprà conquistare con la sua eleganza se badate ai risultati concedendo qualcosa sul piano dell’estetica.
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