Facebook Messenger chiede(va) con l’inganno l’accesso agli SMS

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“Non ti fidar delle multinazionali…”: canterebbe così, il Quartetto Cetra, se fosse stato popolare ai nostri tempi; come non essere infatti sospettosi nei confronti delle grandi aziende del settore della tecnologia dopo che il sito Engadget ha reso nota la mossa assolutamente poco trasparente di Facebook Messenger che, con un’apparentemente amichevole schermata di accesso, riusciva ad ottenere l’accesso alla gestione degli SMS e degli MMS dell’utente.

Non soltanto poi si tratta di un comportamento spregevole, ma anche contrario ai termini di servizio di Google Play: siamo certi di poterci fidare di Facebook Messenger?

Facebook Messenger strikes again, ma solo per qualche ora

Si tratta di una figura ben magra quella collezionata da Facebook Messenger – e, per estensione, da Mark Zuckerberg – dopo che l’app è stata scoperta a chiedere in maniera alquanto ingannevole l’accesso agli SMS ed MMS dello smartphone per la gestione diretta dei messaggi di testo dall’applicazione.

Normalmente si tratterebbe di una funzionalità più che apprezzabile: anche Hangouts consentiva di condividere gli SMS con i messaggi della sua piattaforma – prima che un aggiornamento eliminasse il supporto a favore di Messenger – ma l’utente non soltanto era ben conscio della responsabilità che attribuiva all’applicazione, ma non veniva spinto all’attivazione della funzionalità.

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Su Facebook Messenger invece la questione sembra essere differente: la schermata di invito ad utilizzare l’applicazione per la gestione di SMS e MMS (com’è possibile notare dalla schermata soprastante) non mostra altro se non un vistoso ed accattivante bottoneOK” per l’attivazione della feature; non è ben chiaro come rifiutare l’offerta, dato che l’unico passaggio alternativo è un piccolo e discreto collegamento alle Impostazioni (“Settings“), funzionale al diniego del permesso ma macchinoso e complicato.

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Il sito Engadget ha provveduto a contattare Google e Facebook in quanto Messenger stava violando i termini di contratto di Google Play, promuovendo il cambiamento di Impostazioni del sistema operativo utilizzando un comportamento ingannevole. Facebook ha reagito immediatamente, modificando la schermata e provvedendo a sostituire la voce “Settings” con un più chiaro “Not now“, “Non ora” nella sua versione italiana.

Perchè Messenger avrebbe interesse a gestire gli SMS del device? Ricordiamo che Facebook sta puntando molto sulla propria app di messaggistica, integrando bot automatici di terze parti che non si limitano a fornire contenuti, ma a venderli – acquisti su cui la piattaforma trattiene una percentuale -, per non parlare dei set di stickers e degli elementi posti in commercio da Facebook stesso. Di conseguenza, più un utente utilizza l’applicazione, maggiori sono le possibilità che possa acquistare un prodotto.

Vuoi sapere quali sono le differenze tra i bot Telegram e quelli di Messenger? Te le illustriamo noi!

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