Quando è nato Android? Nonostante la domanda possa apparire quantomeno bizzarra dato che ogni utente sarebbe portato a far risalire la data di nascita del nostro sistema operativo alla sua prima release pubblica, tradizionalmente è un altro avvenimento che segna il decorrere del genetliaco di Android. Compleanno che molti avrebbero scommesso non sarebbe mai stato festeggiato, dato che molti ritenevano che WebOS avrebbe in poco tempo monopolizzato il settore.
Abbiamo pubblicato QUI la prima parte di questo approfondimento, che andiamo a proseguire in questa seconda puntata: siete pronti per scoprire tutti i migliori aneddoti sulla nascita di Android?
#6 – WebOS, il cugino sfortunato di Android
Nel 2008 Android rischiava di essere spazzato via da un temibile concorrente, molto più agguerrito e tecnologicamente avanzato rispetto alle prime versioni del sistema operativo: non si trattava di iOS bensì di WebOS, un software proprietario sviluppato da Palm ma venduto inizialmente ad HP che poi lo cedette ad LG per lo sviluppo di interfacce per Smart TV.
Nonostante ancora oggi serpeggi tra i produttori una vaga idea di ribellione, è opinione diffusa che Android sia ormai insostituibile – o che perlomeno il costo ed il rischio che comporterebbe lo sviluppo di un sistema operativo concorrente sarebbero troppo alti; nel 2008 invece la telefonia era pari ad un Far West digitale in cui ogni colosso dell’informatica tentava di imporsi sugli avversari. WebOS aveva le carte in regola per diventare il principale rivale di iOS: sviluppato da esperti del settore e supportato da aziende rinomate – HP ed LG, basava la propria interfaccia su un Kernel Linux (esattamente come Android) e avrebbe potuto riscuotere un enorme successo, se non fosse stato per alcune scelte di marketing alquanto discutibili da parte di Palm.
Innanzitutto i primi device a montare WebOS, il Palm Pre, il Palm Pixi ed il Palm Pixi Plus ricevettero supporto agli aggiornamenti per poco più di un anno (dal giugno 2009 al luglio 2010), dopodichè vennero abbandonati; gli smartphone vennero poi venduti attraverso un carrier minore, Sprint, al posto di Verizon la quale scelse invece la partnership con il DROID Turbo di Motorola, e forse anche questo incise nel calo di vendite drastico che i dispositivi Palm registrarono i mesi successivi all’uscita. Il rapido recupero di Android spinse HP ad abbandonare nel 2011 WebOS, che venne venduto ad LG che lo implementò nelle proprie Smart TV. Lo stesso designer di WebOS, Matias Duarte, venne assunto da Android, ma LG non ha mai escluso di recuperare l’eredità di WebOS per lo sviluppo di un nuovo SO.
#7 – Buon compleanno, Android!
Molti potrebbero confondere la data del compleanno di Android con il giorno in cui venne rilasciata la versione 1.0 del sistema operativo: curiosamente non viene celebrata come nascita di Android nè la giornata in cui venne resa disponibile ai tester la prima versione Alpha nè quando, appunto, fu rilasciato per la prima volta al pubblico (23 settembre 2008).
È invece comunemente noto che il compleanno di Android sia il 5 novembre 2007, data in cui gli sviluppatori resero parzialmente pubblica la versione Beta; occorrerà quasi un anno prima che venga posta nella sua edizione definitiva nelle mani degli utenti.
#8 – Il primo smartwatch Android prima di Android Wear
Nonostante Google si sia resa conto del possibile successo di Android nel campo dei dispositivi mobili solamente nel 2014, i produttori si lanciarono in questo settore ben prima che venisse rilasciato Android Wear per smartwatch.
Molti ricorderanno infatti l’orologio digitale da polso LiveView prodotto da Sony Ericcson nel 2011, con una lungimiranza di ben tre anni; l’accessorio presentava un lettore RSS di Facebook e Twitter oltre che un’interfaccia per il controllo del media player e per la lettura degli SMS. Ebbe un successore nel 2013 nelle vesti del Sony Smartwatch 2, scatenando poi la curiosità dei concorrenti.
#9 – Il primo sito dedicato ad Android
Ci spiacerà deludere i nostri lettori confessando che AppElmo purtroppo non si tratta del primo sito dedicato al mondo Android (nonostante siamo operativi sin dal 2013), nè lo sono altri siti web alquanto popolari come AndroidPolice o AndroidHeadlines che pure trattano in maniera più che esaustiva di Android e dei suoi prodotti.
Se infatti il 5 novembre 2007 Google presentò al pubblico Android, poche ore dopo già compariva il primo post su Phandroid che venne persino considerato da Wired US, il quale che scrisse in un breve articolo “even Android has already Phandroids“. Quasi dieci anni dopo, Phandroid continua la sua attività ed è uno dei più apprezzati siti di approfondimento sul sistema operativo di Google.
#10 – Specchio, specchio, Android delle mie brame
Android è riconosciuto universalmente per essere un sistema operativo versatile e malleabile, grazie soprattutto alla propria natura open-source ed alla libertà di utilizzo concessa da Google ai vari produttori. Ciononostante, alle volte sembra che questa mancanza di freni spinga l’immaginazione degli sviluppatori oltre il limite del consentito.
Cybertecture è il nome infatti di uno specchio dotato di interfaccia utente Android, attraverso il quale l’utente può controllare quotidianamente il proprio stato di salute, sincronizzare il proprio smartphone, aggiornare il calendario e sostanzialmente sfruttare tutte le potenzialità messe a disposizione da un accessorio del genere. Purtroppo Cybertecture, che potete osservare in QUESTO video di presentazione realizzato nel 2011, era utilizzabile solamente attraverso un telecomando e il costo superava i 7.700$.
Android è un vasto mondo: scopri QUI altre curiosità e fatti inaspettati su Android, per esempio perchè il simbolo di Android assomiglia ad un uomo stilizzato!
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