Telegram e Facebook non sono mai andati d’accordo: è di qualche settimana fa la notizia che WhatsApp, di proprietà di Mark Zuckerberg, ha bloccato il supporto ai collegamenti alla piattaforma dell’app di chat azzurra, ma è nuova – ed ufficiale, nonchè riportata dallo stesso profilo Twitter di Telegram – l’azione di boicottaggio da parte di Instagram, che impedisce agli utenti qualsiasi collegamento e che nei fatti si comporta allo stesso modo di WhatsApp.
Siete pronti per scoprire la concorrenza poco leale di Instagram?
I “servizi esterni” che si riducono a Telegram
È noto che Instagram permetta ad ogni utente di aggiungere, all’interno delle informazioni riguardanti il proprio profilo, anche un collegamento ad un sito esterno: le ragioni possono essere molteplici, dato che gli utilizzatori della piattaforma sociale fotografica fanno uso delle immagini e dei video per la promozione di sè stessi e di prodotti; non deve dunque apparire strano a nessuno che si decida di inserire, al posto del collegamento ad una pagina web, un link diretto ad un altro social network (o quasi) come YouTube, Twitter o persino Telegram.
Anzi, Telegram no: da qualche ora – ma potrebbe essere anche più tempo, dato che la notizia giunge dal profilo ufficiale di Telegram su Twitter il quale potrebbe essere venuto a conoscenza del fatto per puro caso – Instagram non supporta l’inserimento dei collegamenti a Telegram, e dunque ai canali, alle chat di gruppo ed a qualsiasi altro contenuto multimediale presente sulla piattaforma. La scusa adottata rasenta il ridicolo: se tenterete infatti di inserire un URL che contenga il dominio di Telegram accedendo al vostro profilo Instagram, tappando sulla quinta scheda in cui è suddivisa l’interfaccia e successivamente su “Opzioni” > “Modifica profilo“, l’app vi comunicherà tramite un pop-up:
“I link che chiedono alle persone di aggiungerti in un altro servizio non sono supportati su Instagram”
Il che potrebbe risultare plausibile (ma anche no) se Telegram fosse un social network fotografico. La realtà naturalmente è sotto gli occhi di ogni utente ben informato: Instagram è di proprietà di Facebook, il quale a sua volta possiede WhatsApp, da tempo in affanno davanti alle innovazioni dell’app concorrente.
E difatti, se al link di Telegram inserirete il collegamento ad un qualsiasi altro social network (Twitter, per esempio) l’app non si opporrà assolutamente.
Questa è naturalmente concorrenza scorretta.
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