I 10 Saggi Consigli e suggerimenti da NON fare con uno smartphone nuovo – [Parte 1]

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Molto spesso gli utenti Android ricevono, all’inizio del loro percorso (o, in altre parole, al momento dell’acquisto del primo smartphone della piattaforma di Google) una serie di suggerimenti e vivi consigli da seguire per evitare grossolani errori; purtroppo tali indicazioni non sono spesso sufficienti per impedire al nuovo utente di ricorrere ad applicazioni o consuetudini solo apparentemente utili al proprio smartphone, ma in realtà terribilmente deleterie.

In questa serie di 10 Saggi Consigli e suggerimenti sulle cose da NON fare quando si acquista uno smartphone nuovo mettiamo dunque in guardia tutti i nuovi utenti a non cadere nelle trappole disseminate lungo il percorso che porta il novizio a diventare un esperto, o quantomeno un utente consapevole, ma siamo inoltre certi che servirà da ripasso anche per utenti più maturi.

Siete pronti per scoprire i nostri consigli a tutti nuovi arrivati su Android?

#1 – NON installate task killer

Si tratta dell’avvertimento più banale ed essenziale per un utente che frequenti già da qualche anno Android, ma assolutamente non scontato per un novizio.

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Android è il miglior task killer!

I task killer per Android funzionano in base ad un meccanismo che all’interno di un PC avrebbe assolutamente senso, ma che viene perso totalmente se applicato ad uno smartphone dotato del sistema operativo di Google: mentre su Windows la RAM deve essere liberata per permettere ai programmi di operare senza problemi, su Android è il sistema operativo stesso a gestire il quantitativo di memoria di sistema utilizzata, mantenendo le app più recenti o utilizzate aperte in background in maniera da consumare meno RAM qualora l’utente decidesse di utilizzarle nuovamente dopo un breve lasso di tempo (specialmente nel caso dei social network o delle app di messaggistica).

I task killer diventano così assolutamente inutili dato che la chiusura forzata delle applicazioni non limita il consumo di RAM (che viene occupata dai task killer stessi), ma forzano lo smartphone ad un consumo maggiore di energia, abbassando le prestazioni della batteria. Potete scoprire più nel dettaglio QUI come funziona la RAM su Android, ed invece QUI perchè non bisogna installare Clean Master, app ingiustamente famosa.

#2 – NON salvate i vostri contatti sul telefono

Il secondo dei Saggi Consigli e suggerimenti sulle cose da NON fare con uno smartphone appena acquistato riguarda non soltanto il caso specifico dei contatti, ma più generalmente comprende l’ampia categoria delle informazioni condivise.

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Salvate i contatti su Google, ne trarrete solo giovamento

Limitarsi infatti a salvare i contatti nella memoria interna del proprio smartphone significa perderli nel momento del passaggio ad un nuovo device, perlomeno nella maggior parte dei casi: qualora infatti il telefono si rompa o venga rubato non sarà possibile procedere con il trasferimento manuale, il quale inoltre rappresenta un inutile passaggio a fronte delle soluzioni alternative. Sincronizzare i contatti con il proprio account Google archivierà i dati inseriti nel cloud collegato al profilo, rendendoli reperibili su ogni smartphone Android. Naturalmente la sincronizzazione dovrebbe essere applicata non soltanto nei contatti, ma in ogni altro settore in cui è possibile procedere con la liberazione della memoria interna.

#3 – NON lasciate mai lo smartphone senza protezioni (fisiche)

Nonostante un lockscreen possa sembrare, per un utente appena venuto a contatto con la realtà degli smartphone, un inutile passaggio fonte soltanto di fastidio, si tratta in realtà di una delle principali protezioni di cui un device Android dispone.

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Un lockscreen è la forma migliore di protezione da malintenzionati

Impostando un lockscreen (scoprite QUI cosa sono, se non li conoscete) l’utente mette infatti i propri dati al sicuro non soltanto da occhi curiosi, ma anche da malintenzionati che, una volta sottratto il dispositivo o trovatolo in seguito al suo smarrimento, decidano di prendere possesso dei dati al suo interno; tra le varie modalità di inserimento della password di sblocco il PIN o l’impronta digitale sono i più sicuri, mentre il pattern è più vulnerabile qualora non fosse possibile disattivarne la visibilità al momento del tracciamento sullo schermo.  A fianco dei lockscreen giungono poi la funzionalità Smart Lock e l’Android Device Manager, due tool per la sicurezza del device sviluppati interamente da Google e che permettono di recuperare la posizione del proprio smartphone e di superare il lockscreen nell’eventualità in cui vi dimentichiate la password (potete scoprire QUI come funzionano e come si impostano).

#4 – NON lasciate lo smartphone senza protezioni (digitali)

A fianco delle protezioni fisiche per lo smartphone non devono però mancare gli strumenti necessari per impedire alle minacce digitali di penetrare nel sistema e fare razzia di dati personali e bancari dell’utente.

I migliori Android Firewall 4
Il firewall filtra e assicura le connessioni

Nonostante infatti si dibatta da anni sull’effettiva utilità degli antivirus all’interno del sistema Android, il “buon senso” non può costituire l’unica forma di protezione contro malware e virus: se la loro principale via d’accesso è rappresentata da banner pubblicitari e file infetti presenti nei market di applicazioni esterni a quelli ufficiali – ed è per questo che vi consigliamo di ricorrere sempre a quelli più fidati e conosciuti – per dimenticanza, sbadataggine o necessità può capitare di scaricare un file sospetto. Le migliori applicazioni per proteggere il proprio device da qualunque minaccia sono molteplici, ma ci sentiamo di consigliarvi l’app Malwarebytes, sviluppata e gestita dall’omonimo centro di ricerca e prevenzione per virus su Android, e il firewall per Android NetGuard che terrà sotto controllo la rete e le connessioni (potete saperne di più sui Firewall cliccando QUI).

#5 – NON lasciate lo smartphone senza protezioni (tattili)

L’ultimo consiglio sulle cose da NON fare con uno smartphone appena comprato e riguardanti la protezione stessa del device riguarda la parte esterna dello smartphone.

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Le pellicole di vetro generalmente sono fatte su misura di smartphone

Molti utenti tendono infatti a ricoprire il proprio device di cover dalla dubbia utilità tralasciando invece la parte più importante: lo schermo. Lo schermo dello smartphone è infatti essenziale per la fruizione dei contenuti e nonostante ciò le pellicole anti-graffio vengono terribilmente ignorate da gran parte degli utenti, lasciando che il tempo e l’usura ricoprano lo schermo di graffi, segni e scheggiature che indeboliscono la reattività del touchscreen. L’utente Android saggio sa bene che una pellicola anti-graffio non è sufficiente: ecco perchè vi consigliamo di acquistare su Amazon o nei siti specializzati le pellicole di vetro e plastica, le quali assorbiranno gli urti più fatali per lo schermo facendovi risparmiare, con poche decine di euro, un danno per centinaia.

Inoltre, siate razionali anche nella scelta delle cover: quelle più ingombranti possono impedire una corretta dissipazione del calore dello smartphone, causando pericolosi surriscaldamenti.

Scopri QUI la seconda parte di questa serie di Saggi Consigli!

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