Mimicker Alarm, la sveglia di Microsoft costringe ad essere creativi ma insidia la privacy degli utenti – Spunti di Recensione
Non tutte le sveglie sono simpatiche, specialmente se il loro compito principale è proprio costringere gli utenti a saltare giù dal proprio letto di prima mattina: consci di questa reciproca antipatia, gli sviluppatori hanno cominciato ad inserire all’interno delle proprie app-sveglia meccanismi ed espedienti che rendano più convincente, ed allo stesso tempo meno seccante, il risveglio al principio della giornata.
Mimicker Alarm, la nuova sveglia di Microsoft, non fa certamente eccezione: un’applicazione che costringe l’utente a compiere azioni fantasiose e divertenti per spegnere l’allarme, in maniera tale che l’app si assicuri che l’utente è effettivamente sveglio, in piedi e pronto ad affrontare la parte più difficile del giorno.
Noi l’abbiamo provata: siete pronti per scoprire come funziona il Mimicker Alarm di Microsoft?
Che cos’è Mimicker Alarm – e perchè ci ha inquietato
Mimicker Alarm è una sveglia non convenzionale: già nelle schermate introduttive dell’applicazione, necessarie per comprendere a grandi linee il meccanismo su cui si basa l’intero funzionamento, si capisce che qualcosa non funziona per il verso giusto: tra una smorfia ed un tutorial, l’app vi chiederà di accettare un modulo in cui l’utente si dichiara disponibile ad inviare tutti i file multimediali realizzati con l’applicazione (video, audio ed immagini) a Microsoft Project Oxford, la casa di sviluppo che ha provveduto a realizzare l’applicazione.
Si tratta naturalmente di un invio completamente anonimo, e Microsoft si dichiara contraria all’utilizzo in qualsiasi modo di tali file o di qualsiasi altro dato inviato per riconoscere e rintracciare l’utente – ci mancherebbe altro, aggiungiamo noi -, ma ciononostante riteniamo che sia in qualche modo inquietante, specialmente perchè Mimicker Alarm basa il suo funzionamento proprio sull’iterazione tra l’utente e lo smartphone attraverso l’upload di file multimediali di ogni genere.
La schermata di utilizzo è infatti alquanto semplice: l’interfaccia principale si apre su un elenco degli allarmi impostati, che è possibile attivare o disattivare tramite uno swipe sull’apposita opzione; tappando sull’icona di creazione dell’allarme sarà possibile selezionare la suoneria della sveglia, la vibrazione, l’orario ma soprattutto la modalità di risveglio, la parte più interessante dell’intera applicazione. Le modalità sono tre, tutte selezionabili contemporaneamente: scioglilingua, colore e smorfia.
Nella prima modalità, occorrerà ripetere uno scioglilingua – in inglese, naturalmente – parlando nel microfono dello smartphone in maniera chiara e comprensibile (per alcuni è davvero un’impresa, specialmente nelle prime ore del mattino); nella seconda sarà necessario fotografare con la fotocamera un oggetto del colore chiesto da Mimicker Alarm (e vi possiamo assicurare che l’app sa essere molto schizzinosa sulle sfumature che un colore può assumere) e nella terza bisognerà scattarsi un selfie eseguendo una smorfia nell’obiettivo. Tutte e tre le modalità sono a tempo, dato che se entro 30 secondi la richiesta non venisse soddisfatta, Mimicker Alarm supporrà che l’utente si è ri-addormentato e provvederà a far suonare nuovamente l’allarme.
Pro e Contro
Quali possono essere gli aspetti negativi e positivi di quest’applicazione? Da una parte infatti Mimicker Alarm è un’app, seppur non originalissima nell’idea – abbiamo già visto altre app-sveglia costringere gli utenti ad azioni ben peggiori, per spingerli ad alzarsi dal letto – buona nella realizzazione e nell’aspetto grafico (completamente in Material Design, persino nelle schermate di tutorial); gli enigmi a cui l’app di sottopone non sono complicati e rappresentano un buon incentivo, anche se naturalmente occorre possedere lo spirito giusto già di primo mattino – altrimenti saranno ben poche le motivazioni che vi impediranno di lanciare lo smartphone al di fuori della finestra.
Tra i Contro troviamo invece un’impossibilità di scaricare l’applicazione dal Play Store (nonostante sia presente su APK Mirror), e soprattutto una politica della gestione dei dati personali molto discutibile; siamo consci del fatto che Microsoft utilizzerà le informazioni per potenziare i propri software di riconoscimento facciale, ma non siamo certi che sfruttare gli utenti di un’innocua app-sveglia sia il modo più corretto di farlo.
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