Telegram vs WhatsApp: quante volte questo confronto è stato fatto nelle conversazioni tra utenti Android? Così come avviene in altri tipi di raffronti che coinvolgono altre applicazioni, i pareri possono essere spesso inquinati da partigianerie dettate da preferenze personali, che possono provenire da esperienze personali, da un’esperienza utente più intensa o solamente maggiore, dato che il divario tra Telegram e WhatsApp, nonostante l’alto numero di deficit che coinvolge quest’ultima, è davvero sensibile.
Abbiamo dunque deciso di stilare questo Versus per porre fine alle discussioni più sterili ed inutili sull’argomento e per permettere agli utenti di ciascuna delle due applicazioni di conoscere punti di forza e debolezza di ognuna e procedere dunque con un’autovalutazione, o ancor meglio un’autocritica, che permetta di deciere in autonomia quale delle due app è davvero la migliore per le proprie esigenze. Un utente WhatsApp non necessiterà mai di canali o bot Telegram se non è interessato al broadcasting, ma di contro sarà molto incuriosito dagli stikers qualora punti più sull’aspetto grafico e ludico della messaggistica.
Siete pronti a scoprire le 10 qualità di Telegram vs WhatsApp?
#1. Messaggi sempre disponibili, ovunque – Telegram vs WhatsApp

Così come riporta lo stesso sito di Telegram, la principale differenza tra le due app di messaggistica risiede proprio nell’allocazione dei messaggi: Telegram preferisce infatti utilizzare una struttura cloud che non costringe l’utente a mantenere salvati nella memoria interna del proprio smartphone i messaggi inviati (perdendoli dunque in caso di smarrimento fisico del telefono ed in contemporanea assenza di backup), bensì di recuperarli in ogni momento da ogni telefono in seguito all’accesso con autenticazione automatica. La crittografia multi-data center garantisce inoltre un’elevata sicurezza dei dati personali.
#2. Canali Telegram, per rimanere sempre aggiornati – Telegram vs WhatsApp
Un’innovazione certamente non da poco è stata l’introduzione dei canali Telegram: in uno scontro Telegram vs WhatsApp non si può non tenere conto del grande passo avanti compiuto da parte della compagnia nei confronti delle aziende, delle compagnie pubblicitarie, dei siti d’informazione e anche dei partiti politici per fornire uno strumento di comunicazione unilaterale ma allo stesso tempo costruito a misura d’utente. Grazie al numero di visualizzazioni correlato ad ogni messaggio chi gestisce il canale può venire a conoscenza dell’esatto numero di utenti che fruiscono del servizio senza bisogno di dashboard aggiuntive, i quali a loro volta possono rimanere sempre aggiornati senza però restare storditi dalle notifiche, grazie all’apposita funzionalità attivabile tappando sul pulsante “silenzia“. I canali inoltre non differiscono in termini di dotazione e strumentazione dalle normali chat private.
Scoprite QUI il canale Telegram di AppElmo!
#3. I bot, assistenti virtuali programmabili da chiunque – Telegram vs WhatsApp
Proprio appena dopo i canali Telegram trovano posto i bot Telegram: macchine virtuali pre-programmate che consentono di interagire con l’utente attraverso una serie di comandi manuali prevalentemente espressi sotto forma di ordini in linguaggio di programmazione, i bot Telegram si rivelano estremamente utili nello svolgimento di azioni meccaniche, ripetitive o che richiedono la sicurezza e velocità tipica di una macchina.
Uno degli esempi più celebri e pratici è Trackbot, che permette di seguire fedelmente gli spostamenti delle proprie spedizioni eseguite tramite corriere semplicemente fornendo il numero di tracciamento, grazie al quale il bot sarà in grado di recuperare le informazioni necessarie per rintracciare le proprie ordinazioni nei depositi dei corrieri di tutto il mondo. Inoltre i bot non sono così difficili da creare, anche per un neofita: è necessario possedere solamente tanta pazienza ed una guida dettagliata che spieghi i passaggi necessari da compiere; esistono addirittura dei bot che permettono di creare altri bot, come Manybot e Botfather.
#4. Chat segrete, per messaggi che non devono essere conservati – Telegram vs WhatsApp
In uno scontro o confronto Telegram vs WhatsApp le chat segrete vanno tenute in considerazione: si tratta infatti di una modalità d’invio che utilizza la crittografia end-to-end – e che di conseguenza permette di non lasciare traccia del proprio passaggio sui server Telegram – per garantire la massima sicurezza e segretezza.
Non solo, le chat segrete sono dotate di una serie di restrizioni e particolarità che impediscono la diffusione dei contenuti della conversazione: dalle notifiche in caso di cattura della schermata all’impossibilità di inoltrare i messaggi sino al timer di autodistruzione che impedisce al destinatario di visualizzare il contenuto ricevuto oltre il limite imposto, le chat segrete sono molto vicine a Snapchat sia in base agli strumenti messi a disposizione sia per l’alto tasso di privacy.
#5. Niente numero, solo username – Telegram vs WhatsApp
Mentre su WhatsApp è necessario fornire al contatto con cui si vuole iniziare una conversazione il proprio numero di cellulare, senza il quale non sarebbe possibile comunicare con alcuno, Telegram ha affiancato al riconoscimento tramite numero di telefono anche un sistema basato sugli username che, strutturati allo stesso modo dei nomi-utente di Twitter (nella forma @[nomeprofilo]), permettono di venire a contatto con un utente semplicemente digitandone il nome nella barra di ricerca (allo stesso modo di quanto accade già su Skype).
Potete visualizzare QUI la seconda parte del Versus per leggere i rimanenti 5 punti a favore di Telegram; nel frattempo scopri QUI cos’è un canale Telegram, a cosa serve e come se ne crea uno in pochi minuti!
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