ClipVoice è l’anti-Dubsmash italiana: doppiaggi di film, serie TV e personaggi famosi da condividere sui social – Recensione
Nonostante la moda lanciata da Dubsmash sia terminata da tempo – per il sollievo di tutti, la passione per i doppiaggi invece non ha mai abbandonato gli utenti Android e più in generale gli appassionati di cinema e televisione. Chi infatti non ha mai provato a doppiare o scimmiottare un famoso personaggio del mondo dello spettacolo, del jet-set televisivo, della politica, o una scena di un particolare film o cartone animato?
ClipVoice è l’applicazione che risolve le esigenze artistiche di tali utenti e che al contempo si pone sul panorama delle applicazioni come l’anti-Dubsmash per eccellenza: con ClipVoice è possibile infatti selezionare, da una lista di decine di clip provenienti da interviste, cartoni animai e brevi spezzoni di celebri film, l’estratto che si preferisce e doppiarlo con la propria voce, eliminando l’audio dal video (il quale sarà naturalmente possibile condividerlo sui canali social e cloud).
Noi di AppElmo l’abbiamo provata: siete pronti a scoprire la nostra Recensione?
Memoria – 4
ClipVoice occupa 33,60MB in entrambi i dispositivi che abbiamo analizzato: un risultato che ci ha lasciati soddisfatti, data la notevole quantità di clip presenti al suo interno. Purtroppo però l’app non è trasferibile all’interno della schedaSD, una nota dolente dato che, con l’accumularsi dei video prodotti, lo spazio occupato dai dati aumenta.
Funzionalità – 4
C’era davvero bisogno di un’altra app che, sulla scia di Dubsmash, consentisse a migliaia se non milioni di utenti di postare e pubblicare doppiaggi sulla Rete?
Forse no, ma non è certo questo l’obiettivo che gli sviluppatori di ClipVoice si sono posti durante la fase di sviluppo della loro applicazione; o, quantomeno, non l’unico, dato che il filo conduttore che lega i video presenti nella libreria multimediale dell’app sembra essere proprio la ricerca del maggior divertimento che la clip in questione può procurare e garantire. In parole povere, i video presenti su ClipVoice sono stati scelti sia per la comicità che la scena riesce a garantire ancor prima che questa venga doppiata, sia per la facilità (non di tutte, ma della maggior parte) che queste stesse si prestano per un doppiaggio quantomeno credibile.
L’app infatti si suddivide in numerose categorie a seconda del video di cui si è alla ricerca: animali, cartoni animati (le due categorie più infelici, a nostro parere), celebrità, TV e molte altre ancora; tra i personaggi lanciati in questo tritacarne digiludico troviamo personaggi della caratura di Sgarbi, Berlusconi e Renzi, ma anche Valentino Rossi, Guido Meda e Carletto Mazzone, oltre che Rocco Siffredi e Steve Jobs. Una vasta collection di attori a loro malgrado che permette di venire incontro ai gusti di ogni utente Android e non solo.
Per la fase di doppiaggio in sè per sè l’app è ben strutturata: selezionando un video infatti si accederà ad una schermata secondaria nella quale verrà visualizzata in loop la clip che si intende doppiare, dando modo all’utente di capire tempi e movimenti della bocca e stabilire se si tratti della scena appropriata; dopodichè basterà tappare sul pulsante apposito (l’unico presente) per avviare un breve conto alla rovescia di 3 secondi, al termine dei quali si potrà registrare la propria voce attraverso il microfono dello smartphone. Il filmato sarà poi riproducibile prima del salvataggio, per decidere se importarlo nella galleria o condividerlo sui social network (ClipVoice consente di accedere tramite Facebook per pubblicare direttamente ogni contenuto salvato).
L’app poi si compone di una galleria interna, nella quale prendere visione delle proprie clip, e di un menu laterale che consente, tra le altre cose, di accedere ad un form di contatto in modo tale da suggerire agli sviluppatori miglioramenti, bug e segnalazioni. Trattandosi della versione 1.0, chiaramente si tratta di un menu un po’ scarno, ma speriamo che in un futuro possa essere aggiunta una bacheca pubblica, sulla base di quella già presente su Instagram, in cui visualizzare i contenuti creati dagli altri utenti.
Design – 4
Se dobbiamo essere sinceri, difficilmente ci saremmo aspettati una grafica ben curata come quella di ClipVoice; non si tratta di una generalizzazione, ma solitamente quando si ha a che fare con sviluppatori indipendenti raramente questi ultimi hanno le disponibilità per permettersi un buon grafico, e di conseguenza ci si aspetta che il design venga trascurato per concentrare giustamente gli sforzi sull’aspetto tecnico e funzionale. Nel caso di ClipVoice invece abbiamo trovato un comparto grafico soddisfacente, forse discutibile sulla scelta di font e colori (ricordano molto l’applicazione Vine, con il rischio di generare confusione o diluire l’immagine dell’app a favore del più celebre concorrente) ma certamente curato.
Discrezione – 4.5
ClipVoice richiede solamente 4 permessi, e possiamo affermare con sufficiente sicurezza che si trattino di permessi indispensabili per il buon funzionamento dell’app: accesso al microfono ed alla memoria di archiviazione per ovvi motivi, ed accesso alla rete per la connessione con l’archivio cloud. La lettura dello stato del telefono è funzionale all’interruzione della registrazione nel caso in cui giunga una chiamata durante l’uso di Clipvoice.
Aggiornamenti – /
ClipVoice, pur essendo presente su Google Play, non ha ancora rilasciato un update. Di conseguenza non possiamo esprimerci in merito agli aggiornamenti.
Invadenza – 5
ClipVoice non presenta banner pubblicitari nè pubblicità in generale; un ottimo aspetto da tenere in considerazione nella valutazione dell’app, di cui noi naturalmente abbiamo tenuto conto.
Conclusione
ClipVoice attualmente è un’applicazione con molte potenzialità. La grafica e lo stile ammiccante nei confronti di Vine potrebbe non essere del tutto involontaria, e qualora il campionario delle clip venisse ampliato a personaggi di politica e spettacolo non solo italiani, ma anche americani e statunitensi in particolare, allora potrebbe non avere difficoltà ad affermarsi anche e soprattutto in un contesto anglofono, in cui le mode digitali hanno sempre trovato terreno fertile per il proprio sviluppo. L’app è ben sviluppata, agevole ed intuitiva; purtroppo con l’aumentare dei video aumentano anche i MB occupati, ma si tratta di un ostacolo facilmente aggirabile tramite lo spostamento dei file sulla memoria esterna. L’unico, vero difetto probabilmente è la qualità dei filmati, alcuni palesemente ricavati da filmati YouTube e dalla qualità davvero bassa, ma si tratta probabilmente di un espediente per evitare di sovraccaricare ClipVoice di clip in HD difficilmente gestibili senza riscuotere un pesante tributo in termine di prestazioni.
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