Topolino e le app, un’icona dei tempi che cambiano
Chiunque, prima o poi nella propria vita ha avuto modo di leggere un volume di Topolino, il settimanale per ragazzi che sin dai primi anni del ‘900 rallegra i pomeriggi di ragazzi ed anche di chi l’età della maturità l’ha superata da qualche tempo. Ciò che ha decretato la fortuna di questo fumetto, edito unicamente in Italia e di recente acquisizione da parte dell’editore Panini, tra le altre cose, è stata anche la capacità di adattarsi con lo spirito dei tempi, sapendo introdurre, gradualmente, elementi di connessione con la contemporaneità ed evitando di lasciar cadere l’ambientazione dei più famosi personaggi Disney in una sorta di limbo senza tempo, avulso dai progressi della scienza.
Così Topolino ha incominciato ad utilizzare il cellulare ed il PC, Paperone ha introdotto sul mercato l’iPap e si è battuto contro Rockerduck per la concessione, per ordine dell’onnipresente bando comunale, della creazione di una rete telefonica durante il periodo di massima espansione dei telefonini, qualche anno prima che l’HTC Dream facesse capolino sulla scena ed Android con lui.
Nessuno si stupirà dunque se negli ultimi tempi Topolino ha conosciuto una vera e propria invasione di social network, smartphone ma soprattutto applicazioni: se ai lettori più vecchi e nostalgici potrà sembrare alquanto strano vedere i propri personaggi preferiti alle prese con app ed Instagram (o meglio dire Instapaper), molto meno lo sarà per il pubblico al quale Topolino è indirizzato, ossia giovani e bambini che, ormai, hanno molta più dimestichezza con tablet e Candy Crush rispetto ai propri genitori.
Grazie alla pagina Facebook Ventenni che si commuovono leggendo la saga di Paperon de’ Paperoni, che provvede a pubblicare quotidianamente storie e vignette provenienti da Topolini vecchi e nuovi, abbiamo potuto reperire alcune immagini che, in questo Approfondimento, sottoponiamo al vostro giudizio critico per darvi prova che, dopotutto, i tempi sono davvero cambiati e che nel bene o nel male alle applicazioni ed alla tecnologia non si può sfuggire. Nemmeno essendo un vecchio ed irascibile pluri-multi-iper-arci-fantastiliardario.
iPap

Purtroppo nemmeno Paperone, da buon miliardario con il fiuto per gli affari, riesce a sfuggire alla maledizione della Apple: nella storia “Paperone in: L’iPap è una rivoluzione” il più grande affarista di Paperopoli lancia un nuovo prodotto, l’iPap, chiara parodia del ben più famoso iPad della Apple.

Qual è il destino dell’iPap? Non ve lo sveleremo, naturalmente, ma conoscendo la ben nota ingordigia di Paperone, potete prevedere il prosieguo: non accontentandosi della piattaforma, oltre all’iPap viene lanciata anche un’app, iMap, una versione digitale di tutte le mappe contenute nell’archivio del Deposito e con l’unica finalità di aiutare il supermiliardario a trovare più agevolmente i tesori (speriamo per lui che iMap assomigli più a Google Maps che alle Apple Maps, altrimenti saranno ben pochi i forzieri che Paperone riuscirà a trovare). Lasciandosi poi prendere la mano, ovviamente.
WhatsPap

Nonostante abbiamo più volte dichiarato la nostra contrarietà alla capillare diffusione di WhatsApp (potete leggere dare un’occhiata in proposito all’EDIToriale “WhatsApp e le 7 fasi che hanno ucciso la nostra privacy“), su Topolino invece WhatsPap sembra davvero spopolare.

Probabilmente non hanno ancora ricevuto l’aggiornamento a WhatsPap Call ma, fidatevi di noi, è meglio così; ma avete notato anche voi le abnormi dimensioni dello smartphone di Paperino, più simile ad una saponetta che ad un cellulare?
Instapaper

Pensavate che Instagram sarebbe rimasto un territorio sconosciuto per i nostri impavidi protagonisti?

Vi sbagliavate, naturalmente, ed a Paperopoli l’Instapaper-mania (nome parodico ma non del tutto originale, considerando che un’app con quel nome esiste davvero) ha contagiato davvero tutti, dagli inventori alle papere più raffinate!

Molti potranno piangere lacrime amare alla vista dei propri paperi e papere preferite che perdono la propria serietà come molti utenti di Instagram purtroppo fanno alle prese con una fotocamera, ma le didascalie alle foto rimangono comunque spassose!
Le App

Naturalmente non potevamo chiudere questa rassegna senza una doverosa citazione alle applicazioni, che sappiamo (e speriamo) siano tutte rigorosamente Android: a partire dalla più famosa, l’app delle Giovani Marmotte, che probabilmente sarà ben più pesante degli ultimi aggiornamenti di Dead Trigger 2, considerando che si tratta di un manuale in continua evoluzione sin dagli anni ’40.

Ma anche a Topolinia la moda degli smartphone, e delle applicazioni sembra aver preso piede, e i più esperti sono senza ombra di dubbio i più giovani, ossia i nipotini di Topolino, Tip e Tap: sapranno spiegare a Pippo come utilizzare un’app? Potrebbe essere un’impresa ardua.
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