Sandwich di pugni, vecchie glorie e Minecraft – Rating di gennaio
Nonostante gennaio sia già terminato, e febbraio si stia ormai approssimando al suo decorso naturale, il Rating di gennaio non poteva mancare sulle pagine di AppElmo: in questa edizione tendenzialmente invernale, lo ricordiamo per chi non avesse avuto occasione di dare un’occhiata al Rating di dicembre (che potete visualizzare QUI), esporremo le applicazioni ed i giochi che abbiamo avuto occasione di testare durante il mese assegnato, a cui poi attribuiremo una votazione seguendo la griglia di valutazione elaborata dall’agenzia di rating Standard’s & Poor.
Nonostante i candidati fossero numerosi, abbiamo preferito dividere il rating in dieci postazioni, distribuite equamente tra giochi e applicazioni; naturalmente non si tratterà di uno schema fisso, ma di una decisione che verrà presa a seconda dei casi.
Pronti?
GIOCHI
Punch Quest

Provate ad immaginare se una casa di sviluppo decidesse di elaborare un gioco per Android sulla base del personaggio che Carlo Pedersoli, alias Bud Spencer, ha ricoperto nella sua lunga carriera cinematografica, immergendo il tutto in un’atmosfera fantasy: Punch Quest è esattamente il risultato di questa perfetta commistione di elementi!

Nei panni di un nerboruto avventuriero, per colpa di un equivoco piuttosto comico, vi ritroverete a sfidare le forze oscure di un castello governato da ciclopi e robot assassini, coadiuvati da scheletri, orchi, spettri, teschi volanti e molte altre creature delle tenebre che cercheranno di sbarrarvi la strada. Le vostre uniche armi saranno le mani, dei pugni grandi e grossi potenziati da una serie di tecniche (pugno uragano, la parata kai…) che sbloccherete guadagnando denaro o svaligiando il tesoro del castello, oppure riempendo di botte gli occupanti dei vari dungeon che visiterete, cercando però di sviluppare lunghe combo che vi permetteranno di salire di livello e di potenziare la barra della salute. Non solo: ad ogni punto del percorso verrete a contatto con un grosso uovo, dal quale nascerà, a seconda dei casi, un nano in lotta con delle api giganti, un velociraptor capace di sparare raggi laser dalla bocca o una capra-unicorno ferocemente arrabbiata con le fate; minigiochi nel gioco stesso, un frenetico picchiaduro a scorrimento in salsa di pixel, condito con situazioni ed atmosfere assurde ed assolutamente divertenti!
Rating: AA+; per arrivare all’eccellenza bisognerebbe rendere gli aggiornamenti più frequenti, per evitare di rendere, alla lunga, il gioco ripetitivo.
Tiny Dice Dungeon

Se vi siete appassionati, in occasione dell’uscita del primo videogioco, alla serie dei Pokémon, e magari siete anche dei giocatori assidui di Dungeons&Dragons, o semplicemente amate l’elemento della casualità, piuttosto che la bravura o la prontezza di riflessi, allora potete tranquillamente scaricare Tiny Dice Dungeon.

La struttura del gioco si presenta come un mix tra gli elementi descritti: il protagonista, nei panni di un eroico avventuriero, dovrà attraversare le pericolose terre del proprio mondo alla ricerca di coloro che un tempo erano gli abitanti del suo villaggio; ricostruirlo è la sua priorità, ma tra le missioni principali vi è anche quella di catturare quanti più mostri troverete sul vostro cammino, per potenziare i migliori e costruire un team capace di superare ogni avversità! I combattimenti, così come il sistema di cattura, si basano sui dadi: ad ogni personaggio e mostro sarà possibile attribuire sino a quattro dadi, i quali possono provocare anche effetti secondari, quali l’avvelenamento o la paralisi; più serie consecutive di dadi la sorte saprà attribuirvi, maggiore sarà il danno (e il guadagno) che ricaverete dagli scontri, ma attenzione! Il risultato 1 è capace infatti di annullare l’attacco, e lasciarvi in balia del nemico.
Rating: AA-; più si procede nel gioco, più diventa necessario acquistare i cristalli necessari per potenziare i dadi, altrimenti troppo deboli per risultare competitivi.
Red Ball 4

I giochi per smartphone non potranno mai eguagliare il carico di ricordi che Snake, o Space Invaders possiedono per via della loro presenza, come primissimi ed unici svaghi digitali, sui primi telefoni portatili. Ma se tentassero di emularli?

Red Ball 4 è una riedizione su Android di un vecchio gioco per cellulare, che col tempo si è evoluto aggiungendo il colore ed una modalità storia: in questa ultima e moderna versione, la pallina rossa, la protagonista, dovrà affrontare in numerosi livelli i nemici naturali delle sfere, i cubi, i quali vogliono rendere cubiche tutte le palline tramite un infernale macchinario. Nonostante gli stage siano molto differenti gli uni dagli altri ed i livelli si caratterizzino per un alto grado di complessità, per via degli enigmi da risolvere combinando gli elementi dello scenario, non abbiamo molto apprezzato il sistema delle vite, limitate a cinque, che rendono il gioco molto più statico di quanto non fosse in precedenza. Inoltre non sempre risulta chiaro il procedimento da adottare per proseguire nei livelli, tanto da sacrificare inavvertitamente elementi scenici fondamentali rendendo necessario il “suicidio” della pallina per poter riprendere da capo.
Rating: BBB-; gioco divertente e con la giusta dose di complessità, ma alcuni elementi ne minano la frenesia complessiva tipica delle origini.
Crossy Road
Visto che siamo in tema di revival di vecchi giochi riadattati per Android, non possiamo non citare Crossy Road, un gioco dalle meccaniche molto semplici, ma assolutamente divertente ed impegnativo.
Sviluppato sulla base di un gioco di parole inglese (“Why did the chicken cross the road?”) e ricalcando il gameplay da alcuni vecchi giochi per tamagotchi e telefoni cellulari, Crossy Road pone il giocatore davanti ad una sfida che, in apparenza, non sembra troppo impegnativa: attraversare la strada. Ma non solo carreggiate, naturalmente: anche binari, prati e fiumi, costantemente percorsi da automobili, camion e tir esplosivi; ma non c’è tempo per riflettere, perchè se si tergiverserà troppo, ci penserà l’aquila a rapirvi con i suoi grossi artigli! Ciò che sicuramente ha contribuito ad aumentare la fama di Crossy Road (giustamente) è stato anche il vasto arsenale di personaggi, sbloccabili attraverso una slot-machine oppure dietro pagamento: vampiri, signori oscuri, rane, mucche, Android (sì, c’è anche il nostro robottino verde!) e beccamorti, a cui si aggiungono alcuni elementi misteriosi, sbloccabili tramite procedure segrete; il tutto realizzato in una splendida grafica molto vicina al Material Design.
Rating: AAA; speriamo unicamente che non cessino mai di aggiornare il numero dei personaggi.
The Blockheads

Siete degli appassionati di Minecraft? Probabilmente la Pocket Edition presente sul Play Store potrebbe non avervi soddisfatto completamente; ma potete rifarvi con The Blockheads!

Sarà bene però che non scambiate The Blockheads come un semplice emulatore di Minecraft, perchè vi porreste immediatamente sulla strada sbagliata: questo gioco è molto di più. Ogni giocatore verrà messo nei panni di un solitario contadino in mutande, che per rimanere in vita dovrà utilizzare gli elementi del mondo naturale per costruire oggetti adatti alla sopravvivenza, come vestiti, e case robuste, ma anche suppellettili come finestre e cavalletti per i quadri. Il mondo è completamente esplorabile e virtualmente infinito: potrete dedicarvi alla speleologia, scavando sino alle più basse profondità della terra alla ricerca di minerali preziosi e di scatole nascoste contenenti monete d’oro e d’argento; oppure potete concentrarvi sull’esplorazione dell’ambiente, scalando montagne ed attraversando deserti; oppure vi potreste lanciare nella navigazione delle acque intorno a voi! Come potete vedere, le opzioni sono numerosissime, e The Blockheads potrebbe risultare il più longevo gioco per Android mai esistito.
Rating: AA+; gioco magnifico, ma a volte i tempi di costruzione degli oggetti possono diventare lunghi e snervanti.
APPLICAZIONI
CPU-Z
Se la batteria dello smartphone comincia a dare qualche problema, può risultare difficile verificarne le buone condizioni o, ancora peggio, misurarne la temperatura qualora vi sembri che si stia surriscaldando. Per questo arriva CPU-Z!
CPU-Z è l’applicazione perfetta per il monitoraggio costante di ogni aspetto dello smartphone: dai sensori alla batteria, dalla RAM libera ai permessi root, con CPU-Z è possibile verificarne condizioni, stato d’utilizzo in tempo reale e temperatura. L’app si suddivide in cinque sezioni: SoC, System, Battery, Thermal e Sensors, a seconda del settore del telefono preso in considerazione; in Sensors, ad esempio, potrete visualizzare in tempo reale lo stato dei sensori, mentre in Battery la temperatura e le condizioni della batteria. Molto utile per verificare che gli smartphone venduti posseggano realmente le caratteristiche descritte.
Rating: AA; ottima app, senza tanti fronzoli fornisce all’utente le informazioni di cui ha bisogno.
Trenìt!
Nonostante l’enorme quantità di risorse che potrebbero essergli dedicate, il sito di Trenitalia non è esattamente il massimo della comodità, specialmente nel momento il cui ci si orienta tra i risultati della ricerca nel tentativo di capire quale treno dover prendere, a quale binario e quando. Ma non preoccupatevi, esiste un’app che fa per voi!
Trenìt! è un’app sviluppata per aiutare sia il pendolare, ma anche il passeggero casuale che si trova costretto a dover prendere il treno per raggiungere la propria destinazione; inserendo la stazione di partenza e quella di ritorno, la data e l’orario è possibile visualizzare i treni disponibili per quella tratta, il costo del biglietto e la tipologia di treno (Frecciarossa, Frecciabianca, Regionale, Intercity…), nonchè il binario di partenza e le tappe intermedie della corsa. Non solo: Trenìt, essendo in costante collegamento con il sito di Trenitalia, permette di visualizzare anche i minuti di ritardo dei treni, permettendo al passeggero di non farsi mai cogliere impreparato! Acquistando inoltre la versione a pagamento, si potranno acquistare i biglietti direttamente dall’app.
Rating: AA-; a volte i dati riguardanti i ritardi non sono precisi, ma in generale si può considerare Trenìt come un’eccellenza nel suo campo.
CCleaner
CCleaner è una longeva realtà su PC, un pulitore di cache e file inutili che da anni viene utilizzato da decine di migliaia di utenti Windows sparsi sulla faccia del pianeta. E, dopo una prima fase beta, Piriform ha deciso di lanciare coraggiosamente la sua creatura sul Play Store.
I più attenti si saranno ricordati del fatto che CCleaner venne inserito nella Guida per Nuovi Utenti che stilammo qualche tempo fa sulle cache Android, in cui spiegavamo la loro natura e consigliavamo le app migliori per sbarazzarsene (cliccate QUI per rivedere tale GNU): CCleaner era appunto tra queste applicazioni. Nonostante la giovane età, l’app si è subito imposta tra i migliori sistemi di pulizia delle cache, mettendosi in competizione con Clean Master ed SD Maid, da molto più tempo operanti su Android. I vantaggi indiscussi di CCleaner sono rappresentati dall’interfaccia pulita e razionale, che permette all’utente di orientarsi senza problemi, ed un servizio di pulizia rapido e totalmente personalizzabile. Oltre al cache cleaner, CCleaner mette a disposizione un gestore di memoria che analizza e ordina le applicazioni per spazio occupato, facendo sì che l’utente possa organizzare al meglio l’ingombro interno e disinstallare le app non desiderate.
Rating: AA+; forte di un’esperienza decennale su PC, CCleaner è passato ad Android, e non sembra che nè gli utenti, nè Piriform se ne siano pentiti.
Opera Max
Se il consumo del traffico dati è un problema quotidiano, vi possono essere due soluzioni, entrambe estremamente semplici: la prima è andare a riguardare la nostra Top5 app per potenziare il Wifi, la rete e la connessione dati per cercare di arginare il problema, oppure per eliminarlo del tutto; o si può provare ad installare Opera Max, probabilmente l’applicazione più famosa del gruppo Opera.
Opera Max, sfruttando la connessione VPN stabilita dallo smartphone (a cui l’utente dovrà dare il proprio assenso, naturalmente), permette di comprimere, e di conseguenza ridurre, il numero di MB consumati attraverso la connessione dati. La schermata principale è estremamente funzionale: sulla parte superiore è presente il pulsante con il quale attivare il servizio, mentre nella parte sottostante è possibile visualizzare la quantità di dati risparmiata per ogni applicazione che preveda un consumo di rete. Attraverso Opera Max si possono controllare le app che teoricamente non avrebbero necessità di usufruire della connessione (ed quindi potrebbero rivelarsi dei potenziali malware), oppure si può procedere con il blocco di un’applicazione che acceda troppo abbondantemente al traffico dati.
Rating: AA-; alle volte la connessione VPN è difficoltosa da sviluppare o ripristinare, e il consumo energetico causato dall’app, naturalmente a seconda dei dispositivi, può risultare significativo.
#SquareDroid
Una delle maggiori difficoltà nella gestione di Instagram, che maggiormente provoca frustrazione negli iscritti, è la necessità di sottostare alla forma esattamente quadrata delle immagini condivise, arrivando anche a tagliare porzioni della fotografia tramite l’editor interno all’app ufficiale (ma anche all’interno di Instwogram, il clone grazie al quale è possibile gestire due account Instagram all’interno di un unico smartphone, clicca QUI se vuoi leggere la nostra Piccola Guida sull’argomento). #SquareDroid nasce proprio per ovviare a questo problema. Come? Allargando i bordi!
Il meccanismo che sta alla base di #SquareDroid è molto semplice: per evitare che l’utente sia costretto ad eliminare parte dell’immagine che vorrebbe condividere, l’app aumenta i bordi della fotografia stessa sino al punto in cui la forma assumerà dimensioni tali da venir accettata completamente dall’editor di Instagram. Si può decidere di colorare autonomamente il bordo allargato, oppure di lasciare che sia #SquareDroid a selezionare la tonalità più simile al colore predominante nell’immagine selezionata. Una volta modificata la fotografia (è anche possibile ritagliarla, o applicare effetti ai bordi), la si può salvare nella galleria oppure condividerla direttamente su Instagram tramite il pulsante selezionato.
Rating: A+; #Squaredroid risolve sicuramente l’impasse di Instagram, ma sia il design sia il layout generale potrebbe essere decisamente migliorato.
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